“Cura Italia” non sarà sufficiente: Confartigianato spera in un aggiornamento per aprile

“Cura Italia” non sarà sufficiente: Confartigianato spera in un aggiornamento per aprile

Bene, ma non benissimo. Il decreto “Cura Italia” è come il più classico degli studenti di scuola superiore: si impegna, ma potrebbe fare di più. Il giudizio arriva dagli artigiani bellunesi.

«Apprezziamo la tempestività con cui il Governo ha provveduto a emanare il decreto “Cura Italia”. Sono condivisibili le scelte fatte in ordine alla sospensione dei termini dei pagamenti, alla moratoria dei mutui, al sostegno per l’accesso agevolato al credito, all’estensione degli ammortizzatori sociali alla piccola impresa per assicurare il lavoro a tutti. Però avremmo auspicato l’indennizzo riservato a noi imprenditori di importo pari al reddito di cittadinanza». Parole e musica di Claudia Scarzanella, presidente di Confartigianato Belluno.

«Sappiamo che i 25 miliardi di euro stanziati, praticamente quasi l’equivalente della cifra che fino a qualche mese serviva per trovare copertura per la sterilizzazione dell’Iva, non basteranno a coprire tutte le necessità – aggiunge il direttore di Confartigianato Belluno, Michele Basso -. Siamo però fiduciosi nella dichiarazione del Governo di disponibilità ad aggiornare ad aprile, con un successivo decreto, ulteriori misure che si renderanno necessarie».

In questi giorni Confartigianato attraverso il suo sistema è a stretto contatto con la Regione e il Governo per trasmettere le esigenze degli artigiani. «Il mondo della piccola impresa e dell’artigianato – continua Scarzanella – è una filiera fortemente frammentata di aziende in stretta relazione per lavorazioni in subfornitura, per produzioni di nicchia, per servizi alle imprese, a cominciare dall’autotrasporto, che anche in questa situazione sta mostrando la sua centralità per la sopravvivenza del Paese. Abbiamo bisogno che questo sistema possa continuare a esistere e pertanto salvaguardato con futuri interventi mirati alla ripresa, che attendiamo non appena l’emergenza sarà finita».

Nel frattempo gli uffici continuano a rimanere a disposizione degli associati per fornire, principalmente per via telefonica, informazioni e consulenze. Molto intensa è anche l’attività sindacale erogata alle aziende per far sottoscrivere gli accordi sindacali che garantiscono alle imprese di usufruire delle misure di sostegno salariale previsti dai decreti per l’emergenza Covid 19.

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