Piave in piena, saltano i collegamenti radio e telefonici. Ma è un’esercitazione

Piave in piena, saltano i collegamenti radio e telefonici. Ma è un’esercitazione

Bilancio positivo per l’esercitazione organizzata dal Coordinamento regionale F.I.R.-S.E.R. (Federazione Italiana Ricetrasmissioni Servizio Emergenza Radio) che prevedeva la prova di collegamento satellitare con le radio. Durante la giornata è stata simulata la piena del fiume Piave, nel tratto da Belluno a Ponte della Priula, con la criticità dell’assenza di collegamenti radiofonici o telefonici.

Uno scenario non tanto distante dalla realtà. Basti pensare agli eventi atmosferici che, negli ultimi giorni dell’ottobre 2018, hanno colpito la nostra provincia, creando l’innalzamento dei livelli dei fiumi e andando a danneggiare la rete telefonica e internet in molte aree della nostra provincia.

Nei pressi della diga di Busche, ha installato la propria base mobile il RadioClub Belluno Nore che ha partecipato attivamente all’esercitazione in qualità di associazione aderente e attiva nel mondo F.I.R.-S.E.R. L’occasione è stata utile non solo come addestramento, ma come opportunità per mettere in pratica quanto appreso durante il corso per il conseguimenti del brevetto “Tipo C”. Infatti i neo-promossi dell’associazione bellunese hanno potuto toccare con mano quanto appreso e studiato durante l’inverno, sia nel campo teorico che pratico. «È stata l’occasione per fare squadra – fanno sapere i nuovi brevettati bellunesi -. Dalla teoria alla pratica non è sempre facile. Soprattutto con tecnologie molto avanzate come le satellitari, che permettono di svolgere il nostro compito quando le normali comunicazioni non funzionano. Ma le esercitazioni servono proprio a questo»

«Giornata importante per apprendere le modalità di lavoro in gruppo – proseguono i formatori bellunesi Lucchet e Salvador, presidente del RadioClub Belluno e responsabile del Nucleo Operativo Radio Emergenze. Il giusto campo pratica per valorizzare le capacità dei singoli e condividere l’esperienza di ciascuno, ottenendo così un buon risultato di squadra». 

Tra i presenti alla consegna dei diplomi anche l’assessore regionale alla Protezione civile, Gianpaolo Bottacin: «Negli ultimi anni abbiamo sperimentato sulla nostra pelle che le emergenze di tipo ‘C’ accadono anche in Veneto. In questi casi le comunicazioni sono determinanti. Ringrazio il direttore generale Benazzi che ha ricordato il ruolo dei volontari in questi 14 mesi di gestione della pandemia. Dico sempre che in questo periodo ci sono state le truppe d’assalto, i medici e gli operatori socio-sanitari, ma dietro c’erano le truppe logistiche rappresentate dai volontari della Protezione civile». 

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