“Polpet la Sagra” diventa la manifestazione di riferimento per la riduzione dei rifiuti. E il Gruppo 90, che organizza l’evento, si conferma particolarmente sensibile al tema.
Già nel 2019, in periodo pre-Covid, all’interno della sagra era stato promosso un convegno per valutare possibili modelli eco-sostenibili di gestione: «E quest’anno si passa all’azione, riducendo l’usa e getta – commenta Mauro Topinelli, presidente del Gruppo 90 – e sperimentando l’utilizzo di piatti in ceramica e posate in acciaio, grazie a un accordo con la Rent Solution di San Fior (Treviso). L’azienda fornisce stoviglie pulite e igienizzate, con tanto di certificazione, e ritira quelle sporche per il lavaggio. Vogliamo aprire la strada a un modello che, auspichiamo, possa svilupparsi e crescere in ambito provinciale. E sia applicabile ai piccoli, come ai grandi eventi».
“Polpet la Sagra”, in corso proprio in questi giorni, distribuisce circa 10mila pasti (14mila in previsione per quest’anno) con una produzione di rifiuti in plastica che si attestava in circa 12metri cubi, pari a 900, 1.000 chilogrammi. Oltre a ridurre i rifiuti, la nuova soluzione permette di fare leva su una struttura per il lavaggio industriale che abbatte pure l’utilizzo di acqua e detergenti. Senza considerare la corretta igienizzazione.
A conti fatti, la scelta risulta ecologicamente sostenibile, ma a livello economico? Anche in questo caso interviene Mauro Topinelli: «Con le stoviglie lavabili il costo si aggira sui 60 centesimi a pasto, 50 in più se si considerano i prodotti usa e getta. Bisogna considerare, inoltre, che questo sistema abbatte i costi per la gestione dei rifiuti, non prevedendo alcuna spesa successiva per trasporto e trattamento. In ogni caso, alla fine della sagra, si tireranno le somme rispetto alla nuova sperimentazione».
Anche il sindaco Paolo Vendramini plaude all’iniziativa di un territorio «da sempre attento e attivo in termini di tematiche ambientali». Sulla stessa linea di pensiero Pierpaolo Collarin, amministratore di Ponte Servizi: «L’iniziativa promossa dalla sagra va nella giusta direzione. È un grosso passo avanti che supera pure la differenziazione dei rifiuti: un’abitudine consolidata per i pontalpini».
