Può essere salutare e terapeutico: è il veleno delle api

Può essere salutare e terapeutico: è il veleno delle api

Conoscere il mondo delle api: dalla A alla Z. Anzi, “Dalla A alla bzzzzz”. Prosegue il nostro alfabeto “apistico”, curato da Claudio Mioranza. Ecco il ventinovesimo capitolo

V di Veleno – L’ape è dotata di un apparato vulnerante. Ovvero, di un pungiglione-ghiandola del veleno che usa per difendersi o attaccare. È situato all’estremità dell’addome, racchiuso in un astuccio in stato di quiete. Alla sua estremità, due ghiandole secernono liquidi diversi: uno alcalino e uno acido, la cui unione genera il veleno d’api, conservato in un “serbatoio” pronto all’uso.

L’aculeo non è liscio, ma dentellato e, quando l’ape punge un altro insetto, l’apparato vulnerante può essere ritirato in posizione di riposo. Quando invece punge l’uomo o un altro mammifero con pelle, i tessuti molli del corpo della vittima, a causa dei dentelli dell’aculeo, trattengono il pungiglione e l’insetto, nel tentativo di divincolarsi, subisce la lacerazione della parte finale dell’addome.

Un sacrificio che purtroppo provoca la morte dell’ape guardiana, mentre il pungiglione rimasto infisso nella pelle continuerà la sua opera, essendo dotato di un muscolo che di riflesso si contrarrà intorno al serbatoio per iniettare più veleno possibile al malcapitato. Anche questo, quindi, è un sofisticato sistema che non lascia nulle al caso.  

Se vi dovesse capitare un simile incidente, abbiate l’accortezza di togliere il pungiglione senza spremere con le dita la sua estremità (altrimenti vi inietterete altro veleno), ma levandolo di lato: magari con una piccola lama.

Una reazione con gonfiore più o meno accentuato può essere normale e lenita con un apposito stick a base di ammoniaca, che trovate in farmacia, e del ghiaccio. Ma se la reazione fosse più importante, con gonfiore accentuato, prurito in varie parte del corpo, palpitazioni e crisi respiratoria, allora sono sintomi da shock anafilattico, da trattare prontamente con personale medico.

Il veleno comunque ha la sua importanza terapeutica ed è utilizzato nella medicina popolare dei Paesi dell’Est, sotto forma di pomate contro i reumatismi, artrite e infiammazioni varie.

Nell’apiterapia, praticata in qualche clinica e talvolta dagli apicoltori, si possono fare delle punture di veleno direttamente con api vive sulle parti dolenti per una terapia antinfiammatoria lunga, ma naturale ed efficace. Insomma, grazie alle api per questo veleno. E per il sacrificio.

Bzzzzzzz a tutti!

Claudio Mioranza – Apicoltore dolomitico

Foto tratta dal sito “Apicoltore moderno”

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