Piano sviluppo di Luxottica, l’azienda mette 50 milioni ma la Sovrintendenza dice no

Piano sviluppo di Luxottica, l’azienda mette 50 milioni ma la Sovrintendenza dice no

Un ponte. Un piccolo ponte sul Cordevole bloccherebbe un investimento monstre da 50 milioni di Luxottica. La notizia è di ieri e fa riferimento al “no” della Sovrintendenza rispetto all’intervento di realizzazione di una passerella prevista dal colosso dell’occhialeria.

LA QUESTIONE

EssilorLuxottica vuole ingrandirsi e sta investendo sullo stabilimento di Agordo. L’azienda ha messo in campo 50 milioni di euro per la realizzazione di nuovi spazi nella storica area industriale di Valcozzena, tra cui parcheggi e una struttura al servizio degli ospiti e dei partner internazionali del gruppo creato da Leonardo del Vecchio.

Per realizzare il piano, però, serve anche un ponte sul Cordevole. Va detto che la passerella esisteva già, ma fu distrutta negli anni Settanta da un’alluvione. In ogni caso, è proprio il ponte il motivo del contendere. Perché stando a quanto riportano Ansa e Il Gazzettino, la Sovrintendenza regionale avrebbe detto “no”. Il rischio è che il diniego possa mettere in discussione non solo questo investimento, ma anche piani di sviluppo più a lungo termine nell’area.

LA PROVINCIA CONVOCA UN TAVOLO

È per questo che la Provincia di Belluno ha intenzione di studiare a fondo la questione.

«L’importanza di Luxottica per l’Agordino, e per il tessuto economico-sociale dell’intero territorio bellunese, è palese. E in quanto tale non può essere messa in discussione la presenza dell’azienda ad Agordo». Lo dice il presidente della Provincia di Belluno, annunciando la convocazione di un tavolo per chiarire la questione emersa nelle ultime ore relativa al piano di sviluppo di EssilorLuxottica per lo stabilimento di Agordo.

«È doveroso analizzare la questione. Per questo ho intenzione di convocare tutti i soggetti coinvolti, per capire da un lato il piano di Luxottica, dall’altro quali sarebbero gli ostacoli. Voglio approfondire e chiederemo anche l’aiuto del Ministero della Cultura per facilitare il rapporto con gli organi competenti» sottolinea il presidente Padrin. «Anche perché non possiamo, come territorio, mettere in discussione la presenza di Luxottica, ma è necessario capire come e cosa si può fare».

Il presidente della Provincia quindi metterà in agenda molto presto un tavolo con l’azienda e con la Sovrintendenza, oltre agli altri soggetti che rientrano nella filiera decisionale e burocratica del procedimento amministrativo. «Dobbiamo lavorare tutti insieme a beneficio del territorio» conclude Padrin. «Abbiamo la necessità che Luxottica continui a sostenere – come ha avuto modo di dire l’ad Francesco Milleri – la centralità del rapporto con Agordo e con il Bellunese. E che l’azienda lavori per raggiungere in sinergia stretta con il territorio alcuni obiettivi fondamentali, che facciano crescere parallelamente il sito produttivo e le comunità che qui abitano, vivono e operano». 

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