Altri 15-20 centimetri di neve. Tanto per salutare gennaio e affrontare il secondo mese dell’anno. La rapida perturbazione che nella notte ha portato pioggia in Valbelluna, ha fatto il “rabbocco” al manto bianco. In montagna tutte le località sopra i 1.000 metri hanno almeno 150 centimetri di neve al suolo. Se lo sci potrà avviare i motori entro la fine di febbraio (come sembra), la stagione potrebbe essere allungata almeno fino a Pasqua. E se il meteo non farà partire la primavera anzitempo, anche oltre.
NIVOMETRO
Nella notte sono caduti almeno 15 centimetri di neve sulle Dolomiti meridionali; un po’ meno sui settori più settentrionali. Al momento il manto bianco misura circa 240 centimetri sul Col dei Baldi (tra Alleghe e Zoldo) e poco meno a Malga Losch (Frassenè agordino). Si arriva a due metri abbondanti sul Più Boè e sui Monti Alti di Ornella (Arabba), mentre nei fondovalle misure importanti a Pecol di Zoldo (151 centimetri), ad Arabba (138 centimetri), e a Falcade (160 centimetri).
Sulle Dolomiti settentrionali, record a Ra Vales, sopra Cortina: poco meno di 280 centimetri. Si sfiorano i due metri a Misurina e sul Passo della Mauria. Nei fondovalle, 145 centimetri a Cortina, un’ottantina ad Auronzo e poco meno a Borca (nella foto di Nives Milani, che ringraziamo), poco più di 40 a Pieve di Cadore.
La neve non manca neanche sulle Prealpi. In Nevegal, nella notte, sono caduti altri 20 centimetri di neve fresca e si arriva a circa 140 centimetri; qualcosa in più a Casera Palantina (in Alpago).
PREVISIONI
Per i prossimi giorni il barometro vira sul bello. Sole e temperature in discesa, come è normale che sia, per febbraio. Attenzione però alle escursioni sulla neve: il Centro valanghe di Arabba dice che il rischio di slavine resta al grado 3 – marcato