Mezzi e uomini al lavoro. Anche ieri. Dopo le nevicate di venerdì e sabato scorsi non può essere altrimenti sulle strade della montagna bellunese. Alcune sono state riaperte nel pomeriggio di ieri. Altre restano ancora chiuse. Perché è vero che il pericolo di valanghe e slavine è in discesa, complici le notti stellate che consolidano il manto bianco. Ma è altrettanto vero che di neve, in quota, ce n’è parecchia. E quindi meglio andarci cauti.
È per questo motivo che restano chiusi i passi dolomitici (Fazarego, Pordoi, Giau, e Fedaia). Chiusa per pericolo valanghe anche la Sp 30 del Comelico nel tratto tra Costalissoio e la località Casada, e nel tratto tra Costa e Costalissoio. Chiusa anche la Sp 148 da Forcelletto a Bivio Grappa.
Nel frattempo, il rischio valanghe è passato dal grado 4 al grado 3 – marcato. E sarà così fino a giovedì. «Oltre il limite del bosco, il vento ha formato accumuli di neve ventata che possono anche dar origine a distacchi spontanei lungo i canali e i versanti sottovento e noti al fenomeno – rileva il bollettino Arpav -. Il pericolo è in generale 3 – marcato per la possibilità di valanghe spontanee in quota e di distacchi provocati di valanghe a lastroni già con debole sovraccarico».