Via libera dal consiglio regionale alla legge sulle minoranze linguistiche. «Un ulteriore passo avanti verso l’autogoverno del territorio» commenta la consigliera regionale della Lega Silvia Cestaro, prima firmataria della proposta. «Per la provincia di Belluno significa un nuovo tassello che si aggiunge alla sua autonomia».
Sarà infatti l’ente di Palazzo Piloni a occuparsi delle funzioni amministrative, con fondi che arriveranno dalla Regione, per l’attuazione dei progetti di tutela linguistica, valorizzazione della cultura e delle tradizioni della minoranza ladina. Ora si attende solo il decreto attuativo della giunta, poi la norma diventerà attiva dall’inizio del prossimo anno.
«Le aree più marginali del nostro bellissimo territorio, proprio per la loro peculiarità geografica, hanno saputo mantenere integra la tradizione linguistica; nel nostro caso parliamo del ladino, ma la legge tutela tutte le minoranze venete, per cui anche il cimbro e il friulano – dice Cestaro -. L’intento è quello di portare maggiori possibilità e flessibilità nelle attività che si possono svolgere per valorizzare la lingua assicurando fondi equi a tutte le realtà e supporto nella concretizzazione dei progetti».