Papa Francesco, forte il legame con la comunità del Vajont

Papa Francesco, forte il legame con la comunità del Vajont

Sono molti i legami di Papa Francesco, scomparso nella mattinata di oggi (21 aprile) con il territorio bellunese: in particolare con la comunità longaronese e i sopravvissuti del Vajont, ricevuti in Vaticano in occasione del sessantesimo anniversario della tragedia, come ricorda il sindaco di Longarone, Roberto Padrin: «Oggi la commozione è grande per la comunità di Longarone – scrive Padrin in una nota – E anche per me. Il ricordo più intimo e più bello che ho del Papa è infatti legato al 60° del Vajont. A due momenti in particolare. La giornata in cui ha ricevuto in udienza la delegazione di superstiti e sopravvissuti, dando loro un messaggio di vita e di speranza ineguagliabile. E l’udienza privata in cui gli ho chiesto per la prima volta la possibilità di venire a Longarone, in visita al Cimitero di Fortogna, per il 60° del Vajont. È stato emozionante essere ricevuti in Vaticano, a gennaio 2024, a pochissimi mesi dalle celebrazioni del 60°. Anzi, proprio l’udienza del Papa è stata di fatto la conclusione dell’anniversario. E credo che una conclusione migliore non ci sarebbe mai potuta essere. Papa Francesco ha definito la comunità di sopravvissuti e superstiti «un’onda di vita». E ho letto una straordinaria comunanza di commozione tra gli occhi del Papa e gli occhi, perlopiù lucidi, dei miei concittadini, dei sopravvissuti, dei superstiti, di chi aveva perso tutto nel Vajont, tutto tranne la dignità e la speranza».

Prosegue Padrin: «Quell’udienza è stata forse l’esperienza più bella vissuta da sindaco di Longarone. Fin dal viaggio verso Roma, in treno con la comunità, portando quel pastorale in legno, scolpito da Mauro Olivotto, poi donato al pontefice come messaggio di speranza. Ho percepito una grandissima emozione anche nei miei concittadini e in tutte le persone che hanno potuto ascoltare il Papa e stringergli la mano, la trepidazione nel percorrere le stanze vaticane, nell’attesa dell’incontro… Credo davvero che in qualche modo il cerchio del Vajont si sia chiuso, perché le parole e l’incontro con Papa Francesco sono stati un balsamo dolcissimo versato sulle ferite di una comunità ancora addolorata, inevitabilmente immersa nel dolore di un disastro indicibile».

Papa Francesco fu anche, il 4 settembre 2022, il pontefice che proclamò la beatificazione di Papa Giovanni Paolo I, Albino Luciani, in una toccante cerimonia a San Pietro. E sempre al pontefice, in occasione di Vaia, la Provincia di Belluno fece dono di un calendario dell’avvento scolpito in un tronco schiantato dalla tempesta.

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