Operazione anti-furti, controllate oltre 600 macchine nel Feltrino

Operazione anti-furti, controllate oltre 600 macchine nel Feltrino

Prosegue la maxi operazione dei carabinieri per prevenire i furti. Nel fine settimana nell’area del Feltrino sono state controllate oltre 600 macchine. Una fitta rete di controlli che anche domenica sera sono stati dispiegati in diverse aree della zona della provincia di Belluno a confine tra Vicenza e Treviso. Decine i carabinieri impiegati ai posti di controllo, con rinforzi che sono giunti da Belluno per aumentare le pattuglie dedicate al servizio di prevenzione. Il traffico è stato monitorato con grande attenzione: i lampeggianti blu e i cartelli “Alt carabinieri” che invitavano a rallentare al posto di controllo hanno consentito di verificare puntualmente, una a una, le macchine che transitavano dai punti selezionati. Nel frattempo, nessun furto o tentativo di furto è stato segnalato nell’area, mentre i militari continuavano a controllare attentamente macchine e persone in transito e a pattugliare il territorio. 

L’area del Feltrino è caratterizzata da una ampia rete di strade, primarie e secondarie, che collegano le vicine province di Treviso, Vicenza e Trento ed è quindi necessario prestare grande attenzione, in un periodo, come questo, in cui al traffico locale si unisce quello di tanti turisti in transito. Alcuni veicoli fermati ai controlli sono stati ispezionati dai carabinieri. A bordo persone che non avevano un collegamento col territorio bellunese ma che non avevano nulla di sospetto a bordo e dopo l’identificazione sono state rilasciate.

INSEGUIMENTI

Più approfonditi, invece, i controlli su alcuni di loro che, provenienti da altre province, non sono riusciti a giustificare la loro presenza e sono stati trattenuti per qualche minuto in più, per procedere ai controlli di polizia. Al termine delle verifiche e della loro identificazione sono stati lasciati proseguire. Due autovetture, invece, che, alla vista dei carabinieri, hanno pensato di fare inversione di marcia sono state inseguite e bloccate poco lontano dalle pattuglie, ma anche in questo caso nulla di anomalo: la giustificazione degli occupanti di voler prendere una strada meno trafficata o di aver voluto evitare il controllo perché non sicuri di essere in regola con i documenti di circolazione sono state verificate a lungo dai militari, prima di lasciarli andare.

«SEGNALATE I MOVIMENTI SOSPETTI»

«Abbiamo registrato anche durante questo fine settimana la collaborazione dei cittadini», ha commentato il colonnello Enrico Pigozzo, «sono pervenute alcune segnalazioni di persone e veicoli sospetti al 112 che abbiamo prontamente verificato con le pattuglie in area. In tutti i casi segnalati non c’è stato nulla di anomalo, erano solo persone che si erano trattenute in macchina a parlare o che stavano aspettando qualcuno in una via più buia. Ma meglio così, è bene che ogni anomalia ci venga segnalata, così possiamo controllare e stare tranquilli tutti». 

I servizi sul territorio feltrino, e non solo, continueranno ancora a lungo, assicurano dal Comando provinciale di Belluno: «Continueremo ancora, nessuno pensi che si fermino i controlli al fine settimana. Forse sceglieremo gli stessi punti, forse altri, non voglio dire nulla su come, quando e dove faremo altri servizi come questi, per non dare alcun suggerimento ai chi ne potrebbe trarre vantaggio», precisa il comandante provinciale. «Certo è che pattuglieremo con grande attenzione il nostro territorio anche nei prossimi giorni e anche con macchine civili, e in diverse fasce orarie, per mantenere la giusta attenzione».

Non è stato, infatti, quest’ultimo, l’unico fine settimana di controlli dei carabinieri. Già da diverso tempo si notavano le pattuglie dell’Arma girare sul territorio ed eseguire controlli. L’obiettivo è quello di prevenire i furti sul territorio e intercettare eventuali malviventi che intendano commettere anche altri reati. «Con questi servizi siamo riusciti a identificare alcune persone di
interesse, che non avevano alcun legame col territorio. Li abbiamo identificati e monitorati. Resta inteso che la prevenzione fa molto se insieme, carabinieri e cittadini, riusciamo a fare squadra. E quindi l’invito è a continuare, così come in molti ci stanno aiutando, a contattare il 112 in caso di movimenti sospetti, e poi adottare tutte le misure di cautela per evitare che i furti possano essere commessi: certamente controllare bene di aver chiuso casa uscendo, mantenere una buona illuminazione, attivare l’allarme per chi lo ha installato, non dimenticare finestre aperte, ma anche il buon vicinato aiuta. Ci ha contattato ieri anche un vicino di casa, che diceva di aver notato una luce accendersi dopo che i proprietari erano usciti. Abbiamo controllato subito, grazie alle vicine pattuglie. Era il figlio della coppia che era rientrato a casa un attimo. Ma va benissimo così. Un vicinato attento e una sana alleanza tra i cittadini e i loro carabinieri può fare la differenza».

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