Onescu è sicuro: «Siamo una buona squadra, risaliremo»

Onescu è sicuro: «Siamo una buona squadra, risaliremo»

L’esperienza e la saggezza di chi ne va ha viste tante, “troppe”, lungo la carriera calcistica: Daniel Onescu non si limita a tracciare il punto della stazione, ma indica la via per la Dolomiti Bellunesi. Con la personalità che gli è propria ed è figlia di un decennio di stagioni sui campi di tutta Italia. Classe 1993, il mediano nato in Romania è stato fra i protagonisti della recente trasferta a Mestre, chiusa con un pareggio (1-1): «Se consideriamo il periodo, è sicuramente un buon punto. Poi, per come è andata la partita, magari potevamo pure vincere. Ma va bene così, ogni gara va giocata fino in fondo e allo stadio “Baracca” non è mai facile uscire con un risultato positivo».

MIRACOLI – Onescu predica calma: «Ci vorrà ancora un po’ di tempo, abbiamo appena cambiato l’allenatore e mister Zanin non può fare miracoli. Rispetto alla gestione precedente, ha un altro metodo e va assimilato. Ora la squadra ha ritrovato compattezza, il gioco arriverà in un secondo momento. Non possiamo pretendere tutto e subito. L’importante è continuare a crescere e a mettere qualche mattoncino in più: in ogni partita e ogni allenamento». 

ASPETTATIVE – Il centrocampista mette alcuni puntini sulle “i”: «Non credo che le aspettative di inizio stagione fossero troppo alte. Qui nessuno ha mai parlato di vincere il campionato, ma di un progetto che guarda al futuro e che dovrà arrivare a compimento nell’arco di qualche stagione». Nel frattempo, Daniel ha trovato la prima maglia da titolare in gare ufficiali: «Ma io in realtà mi sono sempre sentito coinvolto. E, fin dai primi giorni, ho cercato di dare una mano ai ragazzi nuovi affinché si inserissero al meglio nel gruppo. Anche ieri – sorride – tre di loro erano a pranzo a casa mia. Il mio unico interesse è che la SSD Dolomiti Bellunesi faccia bene. Poi se segnano Onescu, Corbanese, Virvilas o Saccon, a me non cambia nulla». 

RISALITA – La classifica, in questo momento, ha contorni poco rassicuranti: «Fino a quando ti trovi a rincorrere, sarà sempre dura. Ma adesso serve tranquillità: siamo una buona squadra. Buona, non forte: per lo meno, non lo abbiamo ancora dimostrato». Il tempo per risalire, comunque, non manca: «Anche perché è un girone indecifrabile – conclude Onescu -. I due incontri casalinghi con Campodarsego ed Este possono dare la svolta? Sì, ma stiamo attenti: la possono dare in positivo, come in negativo. Questo è un campionato scandito da partite durissime, da battaglie calcistiche. E noi abbiamo abbiamo il compito di farci trovare pronti».

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