Oltre 50mila euro di bolletta: chiude il palaghiaccio di Alleghe

Oltre 50mila euro di bolletta: chiude il palaghiaccio di Alleghe

Piscine, palaghiacci e palazzetti dello sport non se la passano bene. E i prossimi mesi potrebbero passarsela anche peggio. Con le bollette alle stelle, la chiusura è dietro l’angolo.

Un esempio? Il palaghiaccio di Alleghe. Il sindaco mostra una bolletta di 53mila euro. In un mese appena. Impensabile tenerlo aperto a queste condizioni. «È un valore cinque volte superiore a quello di un mese normale. Prima dei rincari a cui stiamo assistendo, un mese costava circa 10mila euro» spiega il sindaco, Danilo De Toni. «In questo modo, il costo di un solo mese vale quanto il costo di circa metà anno. Impossibile tenere aperta la struttura a queste condizioni».

La stangata arriva dall’elettricità, al momento. Ma tra qualche settimana si aggiungerà il gas per i riscaldamenti. Insomma, la preoccupazione è altissima.

Basta guardare il PUN per inquadrare la situazione. È il Prezzo Unico Nazionale, vale a dire il costo di riferimento dell’energia elettrica rilevato sulla borsa elettrica italiana (IPEX, Italian Power Exchange). Ad agosto 2022 il costo monorario ha toccato gli 0,54 euro/kwh; il mese precedente era a 0,44 euro/kWh, mentre a giugno si attestava a 0,27 euro. Un anno fa – agosto 2021 – era a 0,11 euro, mentre nell’inverno precedente si fermava a 0,05. Significa che in un anno l’aumento è stato del 381%. Addirittura dell’856% in diciotto mesi.

È il motivo per cui molte amministrazioni comunali hanno deciso di spegnere le luci di notte. Anche se si pone un problema di sicurezza non di poco conto. Con ogni evidenza, le bollette hanno la priorità. 

Cosa succederà nelle prossime settimane? Impossibile leggere il futuro. «Se la situazione non cambia, non possiamo non prendere decisioni drastiche» dice il primo cittadino di Alleghe, Danilo De Toni. «Quest’anno avevamo ritardato la riapertura estiva del palaghiaccio, posticipandola da luglio ad agosto, proprio per ridurre i costi, alla luce dei rincari. Ma abbiamo riaperto proprio per dare continuità all’attività della squadra Hockey Alleghe, che dà la possibilità di fare sport a oltre 100 bambini e ragazzi dell’intera vallata. In questo senso, lo stadio del ghiaccio ha sempre rappresentato un servizio per tutto l’Agordino, erogato volentieri dal Comune di Alleghe, da solo. Adesso però non possiamo più sostenere un costo simile. A malincuore l’ho già comunicato al presidente della società sportiva, Adriano Levis, dicendogli che non appena il costo dell’energia elettrica tornerà a livelli accettabili, studieremo le modalità di riapertura».

Qualcuno pensa anche allo sciopero delle bollette. Intanto però gli aumenti non hanno ancora accennato a fermarsi. E la stagione invernale rischia di essere un ulteriore salasso per la montagna.

«Le stime parlano di un ulteriore rialzo dei prezzi a settembre» conclude il sindaco De Toni. «Tenere aperto il palaghiaccio potrebbe significare un costo superiore al milione di euro, solo di elettricità, in un anno. Risorse che un piccolo Comune non ha».

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