Parlano di ecologia. Ci aggiungono un pizzico di economia. E dicono «no» a qualsiasi costruzione o nuova infrastruttura. Stavolta gli ambientalisti sfoderano anche una vignetta. Un disegnino per far capire anche ai duri di comprendonio la loro posizione. Che il bersaglio sia Confindustria? Il Tavolo infrastrutture qualche giorno fa ha ribadito la propria posizione, spingendo forte per lo sbocco a Nord (Sbocco a nord, avanti tutta: il Tavolo infrastrutture spinge sull’acceleratore).
«Chi insiste per trasformare il Bellunese, il Cadore, il Comelico in un corridoio di traffico internazionale non ha a cuore il futuro economico e sociale dei bellunesi, dei cadorini, dei comeliani, bensì “interessi altri” che con i nostri non hanno nulla a che fare» sostengono da Peraltrestrade Dolomiti.
«Allo stesso modo coloro che stanno riversando nel varco aperto dalle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 milioni di euro pubblici per finanziare progetti improponibili sepolti nei cassetti da anni, ben sapendo di poter contare su procedure d’urgenza che ridurranno i tempi di rilascio dei pareri paesaggistici e delle valutazioni ambientali, laddove non li bypasseranno, nemmeno costoro hanno a cuore la montagna, l’ambiente, un’economia sana e il futuro delle comunità locali e delle prossime generazioni. Purtroppo stiamo procedendo nella direzione di un magna-magna di proporzioni gigantesche, di fronte al quale una maggioranza silenziosa è stata finora a guardare indifferente o rassegnata».