Occhialeria, meno 1.350 posti di lavoro. Parte il monitoraggio della Regione Veneto

Occhialeria, meno 1.350 posti di lavoro. Parte il monitoraggio della Regione Veneto

Il 2020 è stato annus horribilis anche per l’occhialeria. Lo certificano i posti di lavoro persi: 1.350 in meno rispetto al 2019. Un dato allarmante che ha già fatto scattare il tavolo regionale della filiera dell’occhialeria veneta, convocato dall’assessora al lavoro Elena Donazzan, insieme sindacati e parti datoriali.

Il tavolo ha l’obiettivo di monitorare le dinamiche occupazionali ed economiche della filiera, in relazione all’attuale situazione generale, in riferimento all’evoluzione pandemica e di ripresa del mercato. E parte proprio dai dati.

Dei 1.350 posti di lavoro persi, il 70% riguarda donne e lavoratori con titoli di studio elevati, soprattutto diplomati; per la grande maggioranza si tratta di contratti a tempo indeterminato e di figure di operai specializzati. Per avere qualche elemento sul 2021 la comparazione del primo trimestre con lo stesso periodo 2020, mostra ancora segno negativo, per 120 posti, sempre soprattutto tempi indeterminati e operai specializzati, ma con un dato molto incoraggiante, relativo all’assunzione di 20 laureati in più rispetto allo scorso anno.

«Il tavolo, voluto dalla Regione in accordo con le parti, rappresenta lo strumento più utile per monitorare costantemente gli scenari di contesto, in cui operano le aziende con i propri lavoratori – commenta l’assessora Donazzan –, registrandone al contempo le necessità in tempo utile per essere in grado, come stiamo già facendo, di dare rapida risposta come Regione del Veneto».    

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