Nuovo ponte sul Piave, approvato all’unanimità il progetto definitivo

Nuovo ponte sul Piave, approvato all’unanimità il progetto definitivo

Mentre infiamma la polemica natalizia sulla prolungata chiusura del ponte Bailey per le pesanti manutenzioni necessarie, Belluno guarda avanti. Approvato ieri all’unanimità dal consiglio comunale il progetto definitivo del nuovo ponte sul Piave a Lambioi, che dovrà sostituire proprio l’attuale passerella provvisoria. Adottata contestualmente anche la necessaria variante urbanistica (che ora andrà approvata, entro 90 giorni, dalla Provincia), dichiarata la pubblica utilità e apposto il vincolo preordinato all’esproprio.

«Questo progetto è il primo “pilastro” dove appoggerà il nuovo ponte sul Piave – le parole introduttive dell’assessore ai lavori pubblici, Biagio Giannone -. Una strada avviata già dalle precedenti amministrazioni, in particolare con il lavoro svolto dall’ex assessore Paolo Gamba, che con l’accordo di programma stipulato nel 2006 con Veneto Strade e con la Regione Veneto riusciva a far erigere l’attuale ponte Bailey per assicurare alla città una viabilità alternativa nel momento in cui si sarebbe dovuto intervenire sul  Ponte degli Alpini. La struttura provvisoria ha fatto comprendere come fosse necessario questo importante collegamento tra la destra e la sinistra Piave, e in questi giorni e nei giorni della Tempesta Vaia abbiamo davvero compreso di non poterne fare a meno».

E proprio Vaia ha permesso di ottenere dalla Regione i soldi necessari per l’intera progettazione: prima 200mila euro per quella definitiva, ai quali se ne aggiungono 400mila per il progetto esecutivo. «Il ruolo della Regione è stato decisivo – riconosce il sindaco Jacopo Massaro – perché ha considerato da subito l’opera strategica per il servizio di Protezione civile e per i mezzi di soccorso. Questo ci ha permesso di poter richiedere i fondi messi a disposizione del commissario straordinario, ovvero Zaia. Senza l’apporto della Regione non avremmo potuto farlo, perché l’assottigliamento della spesa corrente degli ultimi anni ci avrebbe ridotto la possibilità di pagare le rate del mutuo con il quale inizialmente pensavamo di pagare l’opera».

Che costerà oltre 8 milioni di euro. E che rispetto al progetto iniziale del raggruppamento di imprese costituito da Fhecor Ingenieros Consultores e l’Estudio de Arquitectura Campo Baeza, vincitore del concorso di idee indetto da Palazzo Rosso, ha perso il raccordo in sponda sinistra, guadagnando però un viadotto che sostituisce l’originale rilevato, come richiesto dalla Conferenza dei servizi. In totale il ponte sarà formato da tre campate: due (di circa 40 metri l’una) facenti parte del viadotto, e poi quella centrale di circa 100 metri. In mezzo un contrappeso di 26 metri. L’impalcato invece ospiterà due carreggiate da 3,50 metri l’una, più il marciapiede e una ciclopedonale di 4 metri di larghezza.

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