Nuovo episodio critico nella sezione psichiatrica di Baldenich: detenuto si arrampica fino al tetto

Nuovo episodio critico nella sezione psichiatrica di Baldenich: detenuto si arrampica fino al tetto

Detenuto-paziente scavalca il muro di cinta, sale sul tetto e viene colto da una crisi di schizofrenia. Salvato in extremis dagli agenti di polizia penitenziaria. Nuovo episodio critico nel carcere di Baldenich. Ancora una volta nella sezione psichiatrica, che già lo scorso ottobre aveva visto un fatto simile, visto che un paziente era riuscito a salire sul tetto e poi a buttarsi di sotto. È lo stesso paziente che qualche giorno fa è riuscito a scavalcare il muro di cinta dei passeggi della sezione del penitenziario.

È successo giovedì scorso (6 febbraio). Con un salto, l’uomo è riuscito a salire sul tetto di una sezione adiacente, dove è stato colto da una grave crisi schizofrenica. Con tempestività e professionalità, il personale di polizia penitenziaria in servizio è riuscito a bloccarlo evitando conseguenze tragiche. Con l’aiuto di una scala, hanno calato il detenuto-paziente dal tetto, riportando la situazione alla normalità.

Durissima la reazione dei rappresentanti dei sindacati di polizia penitenziaria di Belluno Robert Da Re (Cisl Fns), Luca Baschiera (Cgil Fp/Pp), Giordano Morriello (Fsa Cnpp), Giuseppe Ongaro (Osapp) e Luca Garrisi (Sappe). «Come sempre, dopo le ripetute segnalazioni precedenti e successive all’episodio dello scorso ottobre, abbiamo ricevuto promesse e progetti di migliorie sistematicamente finite in una bolla di sapone – dicono i sindacati -. Se da parte dell’amministrazione penitenziaria non vi è tutela per il personale in servizio, nulla di buono si riscontra neppure da parte del servizio sanitario, che disattende quotidianamente quanto previsto dalla delibera della giunta regionale del Veneto dell’11 giugno 2019, che prevedeva un incremento dell’attività nella sezione psichiatrica del carcere di Baldenich in attesa del suo trasferimento nella Casa Circondariale di Padova; in realtà, tutto l’onere del disagio psichico della sezione Articolazione per la Tutela della Salute Mentale viene caricato sulle spalle del personale di polizia penitenziaria. I poliziotti penitenziari in servizio presso la Casa Circondariale di Belluno, già provati da un’importante carenza di personale, auspicano un cospicuo incremento di unità operative in un prossimo futuro, ma soprattutto un corretto atteggiamento da parte dell’amministrazione penitenziaria e della Ulss1 Dolomiti, provvedendo alle attuali mancanze, nell’attesa che la sezione psichiatrica venga spostata altrove».

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