Nuova pista per lo sci di fondo: batte forte il cuore del Nevegal

Nuova pista per lo sci di fondo: batte forte il cuore del Nevegal

Illuminata, perfettamente battuta, lunga 3,9 chilometri: è “lei”, la regina invernale del Nevegal. È la pista da sci di fondo di Pian Longhi. 

Allestito in tempi brevissimi, ma con una cura e un’attenzione certosine, il percorso adatto agli sci stretti ha richiamato una quantità e varietà di persone difficile da prevedere. Anche per Enrico De Bona, amministratore dell’impianto e gestore della struttura Pian Longhi – Sport, Food & Wellness: «Sono arrivate intere famiglie con bambini, semplici appassionati e atleti che affinano la preparazione per gare future. Come la Marcialonga. La risposta della gente ci ha sbalordito. E ne siamo felici, perché in tempi di restrizioni e di Covid siamo riusciti a regalare un sorriso». 

L’anello è meraviglioso e la parte legata al campo sportivo può essere percorsa da chiunque: persino da coloro che non hanno mai inforcato gli sci. «Spaziamo dai piccoli con i loro genitori, fino ai pensionati e a chi si allena seriamente». 

In una fase in cui lo sci alpino è bandito e gli impianti di risalita rimarranno chiusi fino a metà febbraio, Pian Longhi rappresenta un’opportunità in più per chi ama il connubio sport-neve: «Abbiamo avviato un’importante collaborazione con il Gruppo sportivo Castionese e i VasaBroke, nelle figure di Paolo Zampieri ed Enzo Bortot. I quali ci permettono di mantenere curata la pista». Illuminata il giovedì e venerdì dalle 18 alle 20.30, è aperta ogni giorno a partire dalle 9: «Ora – prosegue De Bona – attendiamo il via libera anche per aprire la struttura e avviare la ristorazione. Questo ci permetterebbe di respirare un po’. Perché il periodo è davvero complicato». 

A ogni modo, ha preso quota un servizio piuttosto richiesto: «Sempre nell’ambito della ristorazione, portiamo i pasti a domicilio ad aziende e uffici che ne fanno richiesta e con cui abbiamo intrecciato un legame. In tema di asporto, inoltre, lo spiedo della domenica è diventato ormai una piacevole tradizione per molti». 

Tornando alla sfera sportiva, qualcosa già bolle in pentola in vista del domani: «Prima di tutto – conclude Enrico De Bona – ci fa piacere aver mantenuto la promessa di aprire l’anello per lo sci di fondo. È un segnale di speranza in ottica futura. Un futuro che, speriamo, sia nel segno delle aperture e con il Covid in disparte. In questo senso, stiamo lavorando su ciclismo, calcio, basket, scherma, rugby, skiroll e corsa in montagna. Senza considerare i campus destinati ad abbracciare più attività. E sempre in una visione di totale accessibilità. Tanto è vero che è in piedi un progetto con il campione paralimpico Oscar De Pellegrin per il tiro con arco. Il sogno è quello di trasformare Pian Longhi in un centro polifunzionale, in una cittadella dello sport immersa nella natura». 

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