Qualcuno potrebbe dire che non ci sono nomi. Forza Italia risponde che ci sono idee e quelle buone vengono sposate e appoggiate. È la filosofia del partito per le prossime elezioni comunali. Forza Italia correrà, ma senza simbolo.
«Abbiamo scelto di essere, come e più di sempre, forza moderata di coesione e di dialogo, un lavoro iniziato da molti mesi dove fin dal principio siamo stati l’asse portante di questa operazione che ha sempre guardato ai programmi e alla coesione di tutto il centrodestra» dice il coordinatore Dario Scopel. «E questo a partire da una duplice considerazione. Anzitutto la richiesta che arriva forte dalla “base” e da gran parte della cittadinanza, che – soprattutto a livello amministrativo – si riconosce nelle persone e nelle idee. In secondo luogo la dimensione di area moderata di confronto che il nostro partito riveste, oggi forse di più ieri, all’interno del centrodestra e non solo. Per queste ragioni, e nell’interesse primario dei candidati che andremo a supportare, abbiamo scelto di anteporre la loro figura e i programmi al simbolo di partito; un segnale che vuole essere di inclusione al dialogo e di massima apertura a chiunque si riconosce nelle nostre idee e soprattutto nel nostro stile di fare amministrazione e politica, nella direzione di una massima promozione del ruolo della società civile, con le sue molteplici declinazioni ed energie».
Forza Italia sarà comunque della partita, tanto a Belluno quanto a Feltre, anche con alcuni tesserati mescolati nelle liste di centrodestra o nelle civiche. «Il segnale che vogliamo dare è quello di una dimensione partecipativa per certi versi nuova e totale: le vicende degli ultimi tempi e il trend preoccupante della partecipazione al voto delle ultime consultazioni elettorali impongono un’analisi anche in questa direzione» continua Scopel. «Occorre lavorare per recuperare l’interesse dei cittadini, a partire dai più giovani, e la passione verso la gestione della cosa pubblica; e occorre farlo partendo dalla centralità delle persone e delle idee, ponendo sempre al centro l’interesse primario delle nostre comunità e dei nostri territori, che oggi più che mai hanno bisogno di una rappresentanza forte e qualificata».