È tornato l’inverno. E da fuori stagione ha riportato la neve in quota. Non altissima, visto che ieri mattina (16 marzo) diverse località si sono svegliate con il manto bianco. A Vallada Agordina, tanto per fare un esempio, c’erano più centimetri di neve fresca ieri che durante i mesi prettamente invernali.

I nivometri delle 7.30 segnavano una trentina di centimetri sulle Dolomiti meridionali, sopra i 1.800 metri. Ma qualche nevicata è continuata nel corso della giornata, fino attorno a 900-1.000 metri. Le squadre di Veneto Strade sono state impegnate dalle prime ore del mattino per garantire la viabilità, dopo che avevano registrato alcune criticità nella giornata di sabato. Sul Passo Falzarego infatti, in località Col Gallina, c’erano molte auto parcheggiate sulla corsia di marcia, e di conseguenza il passaggio dei mezzi di sgombero neve e delle automobili è stato molto difficoltoso.

PERICOLO VALANGHE

Con la neve fresca rimane alto il pericolo valanghe, al grado 3. «L’inumidimento del manto nevoso crea le condizioni di possibili valanghe da slittamento al di sotto dei 2.000 metri, anche se i problemi valanghivi principali sono legati alla neve fresca e ai lastroni di neve ventata di recente formazione» fanno sapere da Arpav. «Sono quindi possibili valanghe spontanee di neve a debole coesione e provocate già con debole sovraccarico. I punti più pericolosi sono alla base delle pareti rocciose e lungo i percorsi abituali delle valanghe, così come in prossimità di creste e forcelle. Le valanghe possono essere di dimensione medie e in alcuni casi di grandi dimensioni».