«Muri imbrattati, deiezioni canine, sigarette: troppi episodi di inciviltà»

«Muri imbrattati, deiezioni canine, sigarette: troppi episodi di inciviltà»

Riceviamo e pubblichiamo la riflessione di Antonio Gheno, presidente dell’associazione Borgo Piave ETC

Con l’associazione Borgo Piave ETC abbiamo cercato di valorizzare il nostro borgo riposizionando le sagome di legno rappresentanti uova, pulcini, conigli in vista della Pasqua, mettendo le pansè sulle fontane e i muretti, pulendo la fermata comunale dell’autobus dopo 9 anni dall’ultima grande pulizia, in vista del posizionamento delle vetrofanie che abbiamo studiato e la renderanno un totem turistico e facendo visitare la mostra del treno delle Dolomiti nelle sale di Palazzo Doglioni. 

Tutto questo è servito anche a fare comunità, a creare dei luoghi di scambio di idee, ma anche a metterci davanti al fatto che, nonostante siano varie le persone che si rimboccano le maniche per permettere a tutti di godere di spazi comuni curati, puliti, accoglienti, vi è sempre qualche mela marcia pronta a rompere questo equilibrio di società civile. 

Mi spiego meglio: sono molte le persone che stanno contribuendo con una mano, un’offerta, un incoraggiamento affinché il nostro quartiere possa presentarsi al meglio, ma ci fanno anche presente come siano numerosi gli episodi di inciviltà con i quali siamo soliti convivere qui e purtroppo non solo qui (pensiamo a via Sottocastello giusto per fare un esempio). 

Nello specifico gli esempi che da tempo sento di più dal vicinato sono:
– persone che lasciano in giro bottiglie di alcolici ed “effetti collaterali” dopo le feste del sabato sera oltre a fumare erba anche in pieno giorno;
– persone che consentono al proprio cane di insudiciare muri, portoni e paracarri con cacca e pipì entrando anche sul Pontet o nei due parchi il cui accesso è vietato ai cani;
– persone che lasciano mucchi di mozziconi di sigaretta in giro per le strade o sotto le finestre delle abitazioni anche quando i posacenere sono a portata di mano;
– persone che continuando ad imbrattare muri delle case o pubblici lasciando la propria firma a caratteri cubitali;
– persone che, lasciando avanzi di cibo fuori di casa, attirano stormi di colombi che riempiono di guano le scalette e ratti, motivo per cui sono comparse le apposite cassette qua e là.
Tutto questo non è fantascienza ma è facilmente riscontrabile facendo una breve passeggiata cosa che ho fatto oggi per fare il punto della situazione.
Mi sono imbattuto nel muro dell’argine destro del fiume Piave dove, nonostante ci sia ancora il cantiere della Regione Veneto aperto, qualcuno ha pensato bene di imbrattare con scritte a caratteri cubitali la nuova superficie del muraglione creata pochi mesi fa. Così come sulle scale del parchetto di via Rugo è ancora presente lo stemma degli anarchici fatto con lo spray rosso.
Passando sulla piazzetta pedonale del borgo da qualche settimana sono comparsi a pioggia dei cartelli che dicono “cari padroni di cani, continuiamo a pulire la pipì dei vostri animali. Vi chiediamo un po’ di rispetto. Grazie”.
Mi sono trovato perfettamente d’accordo visto che già la scorsa estate, se non avessimo lavato quotidianamente i muri di quella piazzetta, l’odore sarebbe stato insopportabile. Continuando per via Uniera dei Zatèr e via Rugo si trovano invece due cartelli che chiedono alle persone di non gettare a terra i mozziconi di sigaretta fuori dalle case e uno che con toni coloriti invita sempre i padroni dei cani a portarsi a casa le feci del proprio compagno a quattro zampe.
Da qui vorrei fare delle considerazioni. 

Per prima cosa vorrei ricordare a tutti i cittadini che nel regolamento di polizia locale del Comune di Belluno tutte queste azioni sono sanzionabili con multe che arrivano a 500 euro, lasciando a parte il discorso delle responsabilità penali.
Purtroppo l’inciviltà e la maleducazione sono caratteristiche negative trasversali a qualsiasi fascia di età poiché qui vedo responsabili i giovani per le bottiglie e le scritte sui muri, ma che sono in buona compagnia di adulti che non sanno fare canestro nei posacenere e cestini e che, mentre guardano il telefono, non si accorgono (o fanno finta) che il loro cane lascia souvenir lungo il percorso.
Peccato che solo sui giovani si possa ancora lavorare mentre gli adulti siano già formati a questo malcostume e spesso sono proprio quelli che dovrebbero essere di esempio alle nuove generazioni.
Alla luce di tutto questo mi permetto di dire che, prima che tutto ciò diventi una guerra civile tra poveri, forse è il caso di rientrare nei ranghi e di pensare che si vive in una società in cui non deve esistere solo l’io.
Ricordiamoci che, da sempre, le civiltà si sono date delle regole di convivenza appunto per “vivere con” gli altri e che se cominciamo a disattenderle allora si scatena l’anarchia.
A me piacerebbe che tali norme potessero diventare per tutti una sorta di decalogo del buon vivere in società più che una minaccia pecuniaria di chi non è in grado di farlo, anche se sono d’accordo ad applicare le sanzioni a chi non rispetta tali punti.
Rendiamoci una società di donne e uomini liberi, in cui la mia libertà finisce dove inizia quella dell’altro per far si che chiunque possa far festa ma senza sporcare il portico altrui, che chiunque possa attentare ai propri polmoni, ma senza rendere le strade dei tappeti a pois, che chiunque possa portare in giro il proprio cane, ma senza che degli abitanti abbiano uno zerbino di cacca o se la ritrovino come seconda suola, che chiunque possa esprimere la sua arte, ma senza arrecare danno ai muri altrui.
La prossima volta che usciamo dalla porta di casa, e stiamo per fare un’azione, pensiamo prima all’altro che all’io e chiediamoci “a me farebbe piacere ricevere questo?” Se la risposta è no avremo capito l’essenza del convivere con gli altri. 

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
News In Quota
Torna in alto