Era il fondatore e il capo della Nuova Camorra Organizzata. Raffaele Cutolo, detto “o’ professore” perché pare fosse l’unico dei suoi compagni di cella capace di leggere e scrivere. È morto poche ore fa a Parma, in seguito a complicazioni del Covid. Dopo una lunga carriera criminale e un tentativo di latitanza, ha passato diverse carceri italiane. E per anni è stato a Baldenich.
Ci arrivò nella primavera del 1988, dopo aver portato avanti uno sciopero della fame per essere trasferito dalla cella di massima sicurezza dell’Asinara. All’epoca il carcere di Belluno era l’unico istituto di pena del Triveneto a essere stato edificato con i sistemi di sicurezza più moderni. Cutolo rimase a Baldenich per anni: scriveva di trovarsi bene, e di intravvedere le Dolomiti dalla finestra della sua cella.
I bellunesi se lo ricordano per le scorte chilometriche che accompagnavano il boss. Ad esempio quando doveva recarsi all’ospedale San Martino per qualche visita medica.