«L’Unione Europea ha il dovere di fare di più per le nostre zone rurali, in particolare quelle di montagna, per il tessuto boschivo e di pascolo». È chiaro e diretto il messaggio che Gianantonio Da Re ha rivolto al Parlamento europeo, in aula a Strasburgo, nel suo intervento di lunedì pomeriggio (11 dicembre), Giornata internazionale della montagna.
«Le zone rurali, in particolare quelle di montagna, si trovano a dover affrontare numerose sfide quali lo spopolamento, la scarsa manutenzione del tessuto boschivo e della sua fauna, nonché la mancanza di infrastrutture – ha detto l’eurodeputato della Lega e momento del gruppo Identità e Democrazia -. È così che poi vengono anche a mancare le adeguate opportunità di lavoro per i nostri ragazzi». Non a caso, appena lo scorso novembre il Consiglio Eu aveva approvato un testo sulla visione a lungo termine per le zone rurali d’Europa, al fine di promuoverne la prosperità e il tessuto sociale. «Adesso occorre passare dalle parole ai fatti – ha spiegato Da Re -. È necessario un intervento diretto dell’Unione perché possa essere garantita la tutela e la salvaguardia del territorio montano, soprattutto a seguito delle numerose criticità che si sono manifestate negli ultimi anni. Questo è il solo modo, se davvero vogliamo difendere il nostro patrimonio ecologico in linea con la politica europea». «Il supporto alle zone rurali e di montagna non può rimanere lettera morta: deve concretizzarsi nell’adozione di specifici strumenti finanziari a sostegno delle comunità locali che si trovano ad affrontare queste sfide molto spesso da soli», ha concluso Da Re.