In questi giorni sono state installate, al municipio di Soverzene, due stazioni sismo-accelerometriche nell’ambito del Progetto Asse 5 “Rischio Sismico e Idraulico”, promosso dalla Regione Veneto (e finanziato dal Fondo europeo di Sviluppo Regionale Fesr 2014-2020).
L’intervento permette al Comune di far parte della rete di monitoraggio sismico diffuso del Veneto che comprenderà entro l’anno oltre 300 sensori di scuotimento (accelerometri); l’obiettivo? Non solo il rafforzamento della sicurezza, ma anche la pronta organizzazione delle operazioni in caso di evento sismico. l dispositivi sono stati installati da un tecnico dell’Ogs di Trieste (Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale.
Soverzene rientra in zona 2 per quanto riguarda la classificazione sismica, ma confina con l’Alpago, classificato in fascia 1 e a maggior rischio: «Dobbiamo quindi perseguire politiche mirate di prevenzione e di valutazione del rischio – afferma il vice sindaco, Luca Balbinot -. Negli ultimi anni abbiamo investito 30mila euro per redigere i Piani di microzonazione sismica del territorio comunale. Tale piano ha evidenziato alcune criticità, nel caso di frane sismo-indotte soprattutto nel centro storico. È stato redatto pertanto il “programma zone instabili” per intervenire a protezione delle aree maggiormente urbanizzate tramite opere di difesa passiva dalla caduta massi attraverso l’installazione di reti paramassi». Il primo lotto, realizzato con il contributo della Provincia di Belluno, è già stato realizzato: «E prossimamente verranno realizzati anche i successivi».