Mascherine come se piovesse: la generosità senza confini dei cinesi di Belluno

Mascherine come se piovesse: la generosità senza confini dei cinesi di Belluno

Solidarietà senza confini. Continua l’aiuto della comunità cino-bellunese. Negli ultimi giorni sono state avviate due nuove raccolte fondi. Nella prima, organizzata dal signor Zhan Weiqiang in collaborazione con l’associazione cinese del Veneto, sono stati messi insieme oltre 3mila euro, utilizzati per acquistare quasi 4mila mascherine, già donate alla Protezione Civile di Belluno. Intanto a Domegge di Cadore la signora Ye Suli, in collaborazione con i cinesi residenti in provincia di Belluno, ha provveduto a raccogliere l’importante somma di 3.050 euro, fatti recapitare all’Ulss 1 Dolomiti mediante bonifico postale.

Ma non è finita qui. Nel capoluogo sono state donate 1.000 mascherine, insieme a 500 contenitori di liquido igienizzante, sempre all’Ulss. I benefattori sono due imprenditori: Giorgio Cugini (titolare della ditta Cugiva Aereomare) e Lin Yang (della ditta I.B. Service Srl). I due si sono adoperati già a partire dal mese di marzo per reperire il materiale, assicurandosi che fosse provvisto dei requisiti richiesti dalla normativa in vigore, compresa la corretta marchiatura Ce. Una volta ricevuta dal fornitore la certezza della qualità del materiale, hanno provveduto a contattare immediatamente il personale dell’ospedale per stabilire il “modus operandi” da applicare per portare a termine la donazione.

Parallelamente Lin Yang, residente nel centro storico di Belluno, ha ritenuto doveroso provvedere personalmente a donazioni anche a quattro case di riposo e all’associazione dei medici. Nello specifico, mascherine di protezione e Jenniale, un prodotto utile a igienizzare oggetti e prodotto direttamente dall’imprenditore cinese. «Quando si è iniziato a parlare di Covid-19 c’era già la previsione che prima o poi anche in Italia sarebbero mancati alcuni dispositivi di protezione – commenta Lin –. Quindi ho provveduto immediatamente a informarmi su come poterli importare dalla Cina. Abito nel capoluogo dal 1989 e sono sempre stato accolto con gentilezza, quindi questa donazione era il minimo che potessi fare».

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