Manager nel settore farmaceutico e scrittrice: l’esordio letterario di Barbara Chiarandà

Manager nel settore farmaceutico e scrittrice: l’esordio letterario di Barbara Chiarandà

Mamma, moglie, biologa, account manager nel settore farmaceutico. E ora anche scrittrice. 

È siciliana di nascita (di Caltagirone), ma bellunese di adozione. Barbara Chiarandà fa il suo esordio letterario con “Un caffè a colori” (Armando Editore): il libro è già disponibile, anche online, e ha lo scopo di veicolare un messaggio positivo attraverso la metafora del caffè, da interpretare come una pausa significativa, irrinunciabile, risanatrice, rigenerante e con effetti che si propaghino nel tempo, affinché rappresenti un’occasione di rinascita. E la possibilità di migliorarsi. 

«Il mio rapporto con la parola scritta – racconta l’autrice – è sbocciato a 3 anni. A quell’età guardavo le persone che sapevano leggere come se fossero speciali, con poteri magici. Perciò non vedevo l’ora di diventare “magica” pure io. Posso dire di avere sempre scritto, soprattutto riflessioni e idee: è il mio modo naturale di organizzare il pensiero, anche se non ho mai pensato di diventare una scrittrice». 

Tornando alla pubblicazione, sono poco più di 200 pagine da leggere tutte d’un fiato: «In un periodo storico come questo – riprende Barbara Chiarandà – in cui la maggior parte delle nostre abitudini è cambiata, un rituale nuovo assume un valore ancora più importante. Come quel caffè che non posso più prendere al bar con un amico o in ufficio con i colleghi, non più alla stessa ora, non più lo stesso numero di volte. Allora perché non prenderlo con se stessi? In altri termini, perché non riflettere sulla possibilità di rendere più prezioso il nostro tempo?». 

La prefazione porta la firma di Roberto Rasia dal Polo, dirigente d’azienda, scrittore e comunicatore: «Se qualcosa ostacola il mantenimento del proprio equilibrio o impedisce l’auto-realizzazione – prosegue Barbara Chiarandà – e si cerca un modo per ripristinare la condizione di benessere, allora serve un dettaglio. E non per stravolgere totalmente la vita, bensì per migliorarla. Per questo invito a leggere il mio libro: certo, non si troverà la soluzione a ogni problema, ma già al termine della lettura una persona avrà acquisito delle basi sulle quali costruire un percorso per lo sviluppo di un potenziale miglioramento». 

Apportare novità, cambiamenti, prodigarsi per trovare o costruire nuovi spazi di tranquillità e di comfort, a volte è necessario: «Il caffè è il re delle nostre giornate. Anche quando abbiamo poco tempo a disposizione, riesce sempre a fornirci energia propulsiva. E questo libro risponde al bisogno diffuso di rendere ancor più preziosa quella pausa a cui nessuno rinuncia. Una pausa dedicata a se stessi. L’auspicio è che il lettore senta l’aroma della fiducia per il futuro e sia pervaso da nuova energia». 

Insomma, le librerie sono pronte a colorarsi. E con le tonalità della speranza. 

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