La provincia di Belluno può vantare una nuova beata: si è celebrato domenica pomeriggio a Fabriano, nelle Marche, il rito di beatificazione di Madre Costanza Panas, al secolo Agnese Pacifica Panas, nata nel 1896 ad Alano di Piave.

La prima infanzia ad Alano di Piave, poi l’affidamento allo zio prete nel Vicentino, con i genitori emigrati in America; lo studio tra il Bassanese, Feltre e Venezia, poi i segni della vocazione e, nel 1918, l’ingresso nel Monastero delle Clarisse Cappuccine a Fabriano, ad Ancona, dove passò la sua intera esistenza arrivando a ricoprire il ruolo di Abadessa, fino alla morte nel 1963. Nel 1985 la viene attribuita la miracolosa guarigione di una neonata marchigiana, fatto che ha portato Papa Francesco a dichiararla prima Venerabile ed ora Beata.

La cerimonia nella chiesa marchigiana ha visto anche la partecipazione di una delegazione di fedeli alanesi, guidati dalla sindaca Serenella Bogana e dal parroco, don Francesco Settimo; ad accompagnare prima la processione e poi la cerimonia, due reliquie della Beata Panas: un manoscritto e una penna, a ricordo di quel “voto della penna” che Madre Costanza fece in gioventù, promettendo di scrivere unicamente di Gesù. Un voto che la portò a scrivere una ventina di libri editi, quasi 2mila lettere manoscritte e firmate ancora in circolazione, oltre a numerose collaborazioni con riviste.

Ad Alano di Piave si sta già preparando un incontro dedicato proprio alla Beata Costanza Panas: c’è già stata la disponibilità ad intervenire da parte delle monache cappuccine, consorelle della Beata, che dal 2016 – anno del terremoto nelle Marche – hanno lasciato l’antico monastero di Fabriano per quello di Fiera di Primiero. Già avviati anche i contatti con padre Giuseppe, vicepostulatore della causa di beatificazione e autore di una biografia aggiornata della beata alanese.