Il monitoraggio dei lupi presenti sull’arco alpino ha dato i primi esiti: il grande predatore è in espansione, anche nel Bellunese dove risultano 8 branchi stabili. La convivenza con le attività umane è il grande tema e per Uncem (Unione nazionale Comuni ed enti montani) c’è solo un modo per affrontarlo: creare un piano di controllo. È la richiesta che arriva da tempo anche dagli allevatori.
«I lupi sono presenti nel 37% delle regioni alpine italiane. Nel 2021 erano un migliaio sulle Alpi, mentre in tutta Italia ne sono stimati oltre 3.300» premette Marco Bussone, presidente Uncem. «A questo punto, è doveroso che il Ministero dell’Ambiente si impegni a definire un Piano Lupo nazionale che guardi a quello che hanno fatto altri Paesi Ue come Francia e Svizzera per la difesa degli agricoltori e delle imprese sui territori montani. Serve un piano e servono investimenti per difendere e proteggere le imprese agricole e gli allevamenti di bestiame lungo Alpi e Appennini. Il Ministro Cingolani abbia coraggio».