Ludopatia, spesi 80 milioni all’anno: il gioco d’azzardo è una piaga sociale

Ludopatia, spesi 80 milioni all’anno: il gioco d’azzardo è una piaga sociale

Il gioco d’azzardo è una vera piaga sociale, spesso sottaciuta. Eppure i numeri dimostrano come il fenomeno sia ampiamente diffuso e in crescita costante. In Italia il fatturato del settore è passato dai 19 miliardi di euro del 2000 agli oltre 110 del 2019, l’ultimo anno del quale siano disponibili i dati completi. Ed anche in questo caso la tecnologia ha dato una spinta decisiva. Basta osservare i numeri relativi alla quota del gioco online. Se nel 2015 rappresentava il 19%, in soli 4 anni è salita fino al 33% del totale complessivo.

Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale presentati al Parlamento nel 2019, in Italia giocano d’azzardo tra gli 8 e i 10 milioni di persone; 1,3 milioni sono le persone che hanno una diagnosi accertata di disturbo da gioco d’azzardo.

E come molte altre manifestazioni sociali, il lockdown della primavera 2020 ha influito parecchio sulla percentuale di gioco. Le abitudini degli italiani sono state indagate da uno studio condotto dall’Istituto superiore di Sanità, che ha messo a confronto il periodo di lockdown “duro” (27 aprile-3 maggio 2020) con il periodo precedente la pandemia e la fase di restrizioni parziali dello scorso inverno.

Lo stesso studio ha evidenziato la notevole diminuzione del gioco d’azzardo sia in luoghi fisici che online durante la serrata, ma si è assistito a un picco appena dopo l’allentamento delle norme, soprattutto del gioco online. Inoltre è aumentato di quasi un’ora il tempo trascorso a giocare e una piccola percentuale del campione indagato ha iniziato a giocare d’azzardo proprio durante il lockdown. I dati sembrano confermare che i periodi storici di difficoltà incentivano i cosiddetti “consumi controversi”, come il fumo e l’alcol, tra questi l’azzardo.

I NUMERI NEL BELLUNESE

I dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli evidenziano come nel Comune di Belluno (il capoluogo di provincia) si giochino in un anno oltre 80 milioni di euro tra gioco fisico e telematico che, al netto delle vincite, corrispondono ad una spesa effettiva dei cittadini bellunesi di oltre 14,2 milioni di euro, a sua volta ripartita in circa 7,5 milioni di euro trasferiti direttamente all’Erario e 6,75 milioni di euro trasferita alla filiera dei concessionari;

In leggera crescita il denaro complessivo raccolto dal gioco fisico (videolotterie, new slot e lotterie istantanee). In un anno (dal 2017 al 2018) il dato è aumentato di quasi 700mila euro, passando dai  68.253.663 euro del 2017 ai 68.900.886 del 2018.

Costante invece il numero delle persone prese in carico da Dipartimento del gioco d’azzardo dell’Ulss 1 Dolomiti, per disturbo da gioco d’azzardo: 64 nel 2016; 68 nel 2017; 59 nel 2018; 63 nel 2019; 40 nel 2020 (ma qui ha inciso la pandemia). Nel tempo il dipartimento ha accolto 250 utenti e loro famiglie.

OPEN DAY

Per favorire la sensibilizzazione sul tema del gioco d’azzardo e le tematiche correlate, il Dipartimento per le dipendenze ha organizzato degli open day nelle varie sedi in cui i professionisti saranno a disposizione.

In ottemperanza alle norme Covid, è necessaria la prenotazione.

Ecco le date e i contatti a cui far riferimento:

  • Belluno: venerdì 19 novembre 2021 dalle 15 alle 19 (tel. 0437514971 serd.bl@aulss1.veneto.it)
  • Feltre: lunedì 22 novembre 2021 dalle 15 alle 19 (tel 0439883488 serd.fe@aulss1.veneto.it)
  • Agordo: mercoledì 24 novembre 2021 dalle 15 alle 19 (0437645388 serd.ag@aulss1.veneto.it)
  • Auronzo: venerdì 26 novembre 2021 dalle 15 alle 19 (0435402681 alcologia.au@aulss1.veneto.it)

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