Lo Stato dà, lo Stato prende: 32 milioni su 34 devono tornare a Roma

Lo Stato dà, lo Stato prende: 32 milioni su 34 devono tornare a Roma

Conti in ordine, ma attenzione alla questione strade e al prelievo forzoso da parte dello Stato. Il consiglio provinciale, riunito in modalità itinerante a Chies d’Alpago, ha approvato ieri (27 aprile) il bilancio consuntivo 2022. «Un anno che è stato tranquillo sotto il profilo economico e si è chiuso senza scossoni» ha spiegato il presidente della Provincia, Roberto Padrin. «Rimangono aperte alcune questioni, come il finanziamento della gestione della viabilità e il prelievo forzoso, in virtù del quale ci rimane ben poco del contributo statale».

PRELIEVO FORZOSO

Tra le voci al consuntivo 2022 spicca proprio il prelievo forzoso. Perché i trasferimenti statali per le funzioni fondamentali ammontano a 34,5 milioni di euro, ma 31,7 milioni tornano allo Stato in virtù del contributo obbligato da parte degli enti Provincia.

I principali investimenti hanno riguardato l’edilizia scolastica e la difesa del suolo. In particolare, sul primo fronte, la ristrutturazione del blocco laboratori/palestra dell’istituto agrario di Vellai (891mila euro), l’adeguamento sismico del Brustolon (762mila euro) e del Calvi (280mila euro), e l’efficientamento energetico dell’Ite Ipsia Santo Stefano di Cadore (127mila euro). Sul secondo fronte, lavori di somma urgenza per 1,6 milioni di euro, interventi a Livinel di Rocca Pietore (520mila euro), lavori di ripristino della sezione idraulica sul torrente Maè (384mila euro), la messa in sicurezza dell’abitato di Villaga a Feltre (225mila euro) e un consolidamento di una strada secondaria a San Pietro di Cadore (253mila euro).

Importanti i finanziamenti varati a valere sul Pnrr, per un valore complessivo di oltre 11 milioni di euro (spiccano i lavori all’Iti Segato per 5 milioni abbondanti e l’intervento di adeguamento sismico al Tiziano per quasi 4,3 milioni). Tra i contributi agli investimenti, il consuntivo 2022 sottolinea soprattutto i trasferimenti alle Unioni montane (500mila euro), i contributi alle aree interne dell’Agordino e del Comelico (902mila euro), le spese per la manutenzione delle strade per oltre 6 milioni di euro.

Al netto di spese per beni, personale e servizi, il consuntivo 2022 si è chiuso con un avanzo di amministrazione libero di circa 1,8 milioni, che saranno impiegati in gran parte per estinzione anticipata di prestiti e per la copertura dei debiti fuori bilancio.

CAPITOLO STRADE

«Ora dovremo seguire attentamente la questione delle strade, la cui gestione da anni ingessa i bilanci provinciali» ha spiegato il presidente Padrin, ricordando che l’amministrazione provinciale sta aspettando da Anas la quantificazione economica dei chilometri di strade manutentati dalla Provincia negli ultimi anni, anche a seguito di riclassificazione e ritorno sotto la proprietà statale. «Risolvere la questione strade significa liberare risorse per gli altri enti locali, in un’ottica di sinergia».

«Il nostro problema principale è proprio la viabilità. Negli ultimi anni abbiamo pagato gli oltre 110 milioni di euro che ci sono mancati dallo Stato» hanno spiegato i consiglieri Bogana e Luchetta. «L’impatto dei mancati trasferimenti – fino al 2014 arrivavano da Roma 15 milioni l’anno per le strade – è fortissimo sulle spese della Provincia. Proprio per questo, la questione va affrontata subito con Anas e anche con la Regione, per quanto riguarda la viabilità di interesse regionale».

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