Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una mamma al numero uno di Luxottica, Leonardo Del Vecchio.
Mi chiamo Grazia Sorgi e sono una operaia di Agordo.
Da molto tempo volevo scriverLe e questo è il momento giusto per farlo.
Ho iniziato a lavorare nella Vostra azienda nel 2010 e, con il passare degli anni, sono passata operaia con un contratto a tempo indeterminato.
Sono madre di tre figli, abbiamo sofferto molto e sa una cosa? Da quando ho messo piede nella Vostra azienda sono diventata una combattente: il lavoro è stata la salvezza mia e dei miei figli. Soprattutto quando a fine mese si dovevano fare i conti con debiti, bollette e affitto.
Non è stato facile, ma quando vedevo che con qualche soldo in più in tasca riuscivo a comprare un paio di scarpe ai miei figli, eravamo le persone più felici del mondo.
Grazie per averci fatto vivere questi giorni di speranza e di vita.
Grazie per essere stato sempre vicino a noi, in momenti gioiosi, ma anche tristi.
In un periodo di emergenza sanitaria, il ringraziamento è infinito: senza di Lei molte persone sarebbero morte di fame, con mutui e affitti da pagare, per non parlare dei ragazzi e delle loro esigenze.
Lavorando nella Sua azienda, vorrei farLe sapere che grazie a Lei i miei figli avranno un futuro, quindi La ringrazio di cuore. E spero che un giorno anche i miei figli possano stringerLe la mano.
Grazie ancora di ciò che fa per noi operai, un caloroso saluto
Grazia Sorgi