L’albero di Giovanni Falcone crescerà a Lentiai

L’albero di Giovanni Falcone crescerà a Lentiai

«Gli alberi sono testimoni silenziosi ed è per questo che vanno conservati in modo che possano divenire monumento e preservare il ricordo». Con queste parole il preside dell’Istituto Comprensivo di Mel, Umberto De Col, ha presentato ai bambini e alle maestre delle elementari di Lentiai l’attestato che riconosce alla scuola l’onore e l’onere di ospitare “L’albero di Falcone, l’albero della legalità”. Così si è aperto il secondo appuntamento dedicato alla legalità, che dopo l’incontro della secondaria con la vice-procuratrice Gallego, ieri (19 febbraio) ha visto la consegna di una talea proveniente dall’albero sito di fronte la casa di Giovanni Falcone. 

“L’albero di Falcone” ha come obiettivo la sensibilizzazione dei giovani all’impegno sociale, al rispetto della legalità e alla protezione dell’ambiente. Si tratta di un progetto promosso dal ministero della transizione ecologica e dai carabinieri, che prevede la donazione di una piantina del famoso Ficus Macrophylla, che si trova vicino alla casa del giudice Falcone, dal quale sono state prelevate e duplicate delle talee.

La rappresentante del reparto carabinieri per la diodiversità di Belluno ha spiegato ai bambini che  l’albero vuole simboleggiare ciò che alcune persone hanno fatto per gli altri e ricordare che ognuno può fare la propria parte occupandosi della verità e della legalità. «La legalità va coltivata tutti i giorni – ha sottolineato la forestale – come questo albero che, provenendo da Palermo, da un clima ben diverso da quello di Belluno, starà a voi bambini curare e accudire; non potrà essere abbandonato a se stesso all’esterno perché morirebbe, ma dovrà essere preservato con  attenzione in un vaso». 

Non hanno voluto mancare a questa semplice ma intensa celebrazione il sindaco di Borgo Valbelluna e il parroco di Lentiai. Il primo cittadino, Stefano Cesa, ha ricordato Giovanni Falcone come uomo dello Stato, che protesse i valori espressi dalla bandiera presente in tutti gli istituti del comprensivo. E ha ringraziato i carabinieri forestali di Mel, rappresentati per l’occasione dal vice-brigadiere Marco Lustri, che si impegnano nella conservazione e tutela del territorio. Don Luca ha concluso sottolineando che Giovanni Falcone ha dato la vita per far rispettare le regole e le leggi, «ma il rispetto delle regole inizia a casa, a scuola, nel momento stesso in cui si gioca con gli amici. Non bisogna aspettare che siano gli altri a farlo e non necessariamente che siano solo i grandi a dare l’esempio; ciò significa non solo far crescere bene l’albero che ci è stato donato, ma anche l’albero che noi stessi siamo». 

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