Il sindaco di Borgo Valbelluna, Stefano Cesa, prende posizione sul progetto rotatoria e respinge ogni accusa arrivata dai gruppi di opposizione: «Da almeno 25 anni si sta discutendo della necessità di trovare una soluzione a questa viabilità intricata e pericolosa, ma finora nulla è stato fatto e adesso non c’è più tempo da perdere. Anche in considerazione della grande disponibilità da parte dell’amministrazione provinciale di investire in questo tratto di strada», afferma il primo cittadino zumellese.
«L’elevata incidentalità di questa zona è dovuta alle tre intersezioni a raso, al continuo incrocio dei flussi di traffico, alla scarsa visibilità dovuta al contesto urbano e alla geometria della strada. Senza considerare il rilevante flusso veicolare di transito lungo via Feltre e via Belluno (6275 auto da Lentiai verso Busche e 6674 da Busche verso Lentiai), le numerose intersezioni tra viabilità principale (strada provinciale) e secondaria (strade comunali) e le velocità elevate per i veicoli nelle direzione principali».
Secondo Cesa l’unica soluzione tecnicamente accettabile è quella di avere una grande rotatoria nel nodo sud (verso Treviso) dove convogliare la direzione verso Feltre e verso Belluno oltre alla viabilità dell’area artigianale-industriale e la nuova bretella per Molin Novo. «In questo modo, oltre a mettere in sicurezza la viabilità, si ottengono evidenti benefici in termini di qualità di vita per i residenti, in quanto il flusso veicolare, oggi obbligato a transitare per via Belluno e via Feltre, viene spostato fuori dal centro abitato». Il sindaco sottolinea infine come «la realizzazione della rotatoria non precluderà, in alcuna maniera, il completamento della variante Bardies-Lentiai».
