Grande adesione ai reading proposti l’8 e l’11 marzo al Museo civico, per la rassegna “Donne d’arte”.
Oggi (mercoledì 8 marzo), alle 18.30, e, in replica, sabato 11 marzo, alle 17.30, a Palazzo Fulcis sarà possibile ascoltare la lettura di alcuni brani tratti dal celebre libro “Leggere Lolita a Teheran” (Adelphi, 2004), della scrittrice iraniana Azar Nafisi, che racconta la sua vita come docente di letteratura occidentale in un’università iraniana all’indomani della rivoluzione di Khomeini.
Mentre le strade e i campus di Teheran erano teatro di violenze tremende, Nafisi riuniva nel salotto di casa sua un gruppo di giovani studentesse, esposte in misura crescente alla catechesi islamica più rigida. In questi momenti di intima condivisione, al riparo dagli sguardi accusatori del regime non lontani da quelli odierni, emerge un racconto che vede le esperienze di vita di queste ragazze intrecciarsi alle storie dei Gatsby, dei Nabokov, dei James, delle Austen.
“Ne Humbert né il censore cieco arrivano mai a possedere fino in fondo le proprie vittime, vicine e irraggiungibili come gli oggetti della fantasia. Possono essere annientate, ma non costrette alla resa. […] La migliore letteratura ci costringe sempre a interrogarci su ciò che tenderemmo a dare per scontato, e mette in discussione tradizioni e credenze che sembravano incrollabili”.
Il critico Pietro Citati ha definito questo libro “amabile, spiritoso, fluido, talora ingenuo, spesso terribile”. Sicuramente si tratta di un’opera attuale che ci aiuta a inquadrare che cosa sta accadendo oggi in Iran.
La lettura dei brani, da parte di Sonia Vazza, si alternerà a interventi musicali a cura dell’Ensemble femminile del Gruppo Vocale Crystal Tears, diretto da Elettra De Biasi e accompagnato da Silvia Tessari.
La rassegna “Donne d’arte” nasce nel 2018 per volontà del Comune di Belluno, in collaborazione con il gruppo di volontari Officine della Cultura per valorizzare il talento artistico delle donne bellunesi e non, vissute in varie epoche. Gode del patrocinio della Consigliera di Parità della Provincia di Belluno e della collaborazione della Fondazione Teatri delle Dolomiti.
