Dove eravamo rimasti? A un girone d’andata chiuso in decima posizione. Allo 0-0 di Montebelluna, a ridosso del Natale. Ai cinque risultati utili di fila. E a un’imbattibilità in trasferta che dura da tre mesi. Ma ora si riparte: oggi (domenica 8, ore 14.30: arbitra Pio Antonio Pascuccio di Ariano Irpino), la Dolomiti Bellunesi sarà di scena a Villafranca di Verona per affrontare una formazione che occupa attualmente il penultimo posto in graduatoria. Ma l’andata insegna a non sottovalutare la neopromossa guidata da mister Spinale.
L’AMARO PRECEDENTE – Il 4 settembre scorso, infatti, i veronesi si imposero di misura, allo Zugni Tauro, grazie a una magistrale punizione di Menolli: «Sarà una gara impegnativa – argomenta il tecnico dolomitico, Diego Zanin – e da interpretare al massimo. Come tutte, d’altro canto. Ogni squadra di questo girone ha le caratteristiche per far male all’avversario: compreso il Villafranca. Per ottenere un risultato positivo, dovremo sbagliare molto, molto poco». Da domani comincia un’altra storia: «Il girone di ritorno è come se fosse un nuovo campionato. I punti pesano in maniera particolare».
CAMBIAMENTO RADICALE – In ogni caso, la Dolomiti Bellunesi ha girato la boa di metà torneo con la consapevolezza di essere sulla rotta giusta: «Non dobbiamo accontentarci, anche se sono soddisfatto del lavoro svolto finora – prosegue Zanin -. Non va dimenticato che abbiamo attuato un cambiamento radicale rispetto alla metodologia di allenamento, ai concetti di squadra, al modulo, agli interpreti. Tutto ciò in pochissimo tempo. Eppure siamo riusciti a tenere una buona media punti». Il mister, però, si pone nuovi traguardi. Non solo in termini di classifica o di risultati: «Dobbiamo andare in gol anche con i centrocampisti e qualche difensore. Fermo restando che i nostri capisaldi non cambiano, è necessario trovare “nuove reti”. Non possono continuare a segnare sempre i soliti».
PASSO DELLA MATURITÀ – Zanin ha una richiesta particolare per i suoi ragazzi, in vista della seconda metà di stagione: «Alla squadra chiedo di liberare gli ormeggi, con la maturità e la consapevolezza che il campionato è difficoltoso e nasconde dei tranelli a ogni incrocio. Se mi passate l’ossimoro, vorrei vedere una “spensieratezza concentrata”». La fiducia non manca: «Nel periodo delle festività abbiamo proseguito sulla falsariga di come abbiamo concluso il 2022. Era importante recuperare le energie psicofisiche, dopo una lunga rincorsa. E adesso ho la curiosità di capire se la squadra ha il passo della maturità».
Foto di Giuseppe De Zanet