Da ieri mattina (14 novembre) la biblioteca storica di Feltre apre le porte ai bambini di quarta e quinta elementare con una serie di iniziative per promuovere la conoscenza del patrimonio documentario conservato.
Sarà una faccenda polverosa? Tutt’altro. Gli scaffali della Storica conservano veri e propri tesori, basta solo saperli vedere. Per rendersene conto è sufficiente scorrere i titoli dei laboratori preparati da Arianna Viesi, dottore di ricerca al Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento: “Volta la carta. Dalle tavolette cerate alla carta di stracci, passando per fascicoli e legature”; “Datemi una penna (e vi solleverò il mondo). Mille e una scrittura in un mondo di carta e d’inchiostro”; e “Per fare un libro ci vuole carattere. Alla scoperta dei libri antichi: tra torchi, frontespizi e marche tipografiche”.
Ciascun appuntamento, della durata di un’ora e mezza, permetterà gratuitamente ai bimbi di scoprire aspetti differenti del mondo del libro antico, con incursioni tra antiche scritture, tecniche di produzione di pergamena e carta, metodi di legatura, pratiche di stampa, attenzioni e cure conservative. Per ogni argomento i bambini potranno sperimentare, calandosi nelle vesti di copisti, stampatori, maestri cartai; potranno imparare “facendo” storia e storie del patrimonio librario conservato nella Biblioteca Storica.
Sei complessivamente le scuole primarie del Comune di Feltre che hanno aderito al progetto (Farra Boscariz, Istituto Canossiano, Mugnai, Nemeggio, Foen, Vittorino da Feltre), per un totale di dieci classi che fino al 22 novembre si alterneranno nello spazio laboratoriale allestito al Polo Bibliotecario Feltrino, organizzatore dell’iniziativa.
Ad accogliere i bambini del primo laboratorio, ieri mattina, l’assessore a cultura e istruzione di Feltre Claudio Dalla Palma. Una sorpresa inaspettata per i piccoli e i loro insegnanti.
«La biblioteca storica è uno dei tesori di Feltre e appartiene anche a voi. Per questo è importante che la possiate conoscere anche attraverso attività come queste» ha detto ai bambini Dalla Palma. «Il Polo Bibliotecario non è solo la casa dei libri, è anche la casa di chi ama e legge i libri. Ed è dunque anche casa vostra».