TAMAI-BELLUNO 2-1
GOL: pt Arcon, Corbanese; st Arcon.
BELLUNO (4-3-1-2): Busti; Bellanca, Benedetti, Sommacal, Mosca; Quarzago, Bertagno, Chiesa; Masoch; Corbanese, Bellante. Allenatore: D. Zanin.
ARBITRO: Claudio Giuseppe Allegretta Molfetta.
Cambia l’allenatore, non la sostanza: il Belluno esce sconfitto per la terza volta su tre in questo stregato avvio di 2020. Pure contro il Tamai, fanalino di coda del campionato, la classifica rimane ferma, bloccata, cristallizzata. E lo è da Natale. Un gol per tempo e tre punti ai friulani, nonostante il momentaneo pareggio del solito Corbanese: per il bomber e capitano, è il tredicesimo sigillo stagionale.
Al momento, quindi, il cambio di guida tecnica non ha sortito l’effetto sperato. Anche se Diego Zanin, subentrato a inizio settimana a Stefano De Agostini, vede il bicchiere mezzo pieno. E affida alla società le sue parole, rilanciate attraverso il canale ufficiale Facebook dei gialloblù: «Ho visto un buon primo tempo, in cui la squadra ha attuato un buon pressing, accorciando molto in avanti. Peccato che gli episodi siano stati determinanti. E quando vai sotto, specialmente su questo campo, fai fatica».
Il film dell’incontro? Già visto: una volta subìto lo svantaggio, il Belluno non è riuscito a rialzarsi. E il Tamai ne ha approfittato: «Dopo il gol c’è stata parecchia confusione, anche perché la partita veniva continuamente interrotta e in maniera ostruzionistica. Abbiamo sbagliato parecchio a livello tecnico, però sono contento della prima frazione. E, alla fine, il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Ma nel calcio vince chi segna».
Zanin guarda oltre: «Ogni sfida sarà come quella che abbiamo affrontato qui. Una battaglia. Dobbiamo recuperare qualche giocatore fisicamente. E lavorare. Ma in termini di approccio è stato un buon Belluno».