Dall’emergenza sanitaria a quella educativa? L’Istituto comprensivo “Tina Merlin” di Belluno è al lavoro per scongiurare questo rischio.
«Nel periodo antecedente alle iscrizioni scolastiche – afferma la vice preside Giusi Grosso – organizzavamo gli “open day” nelle varie scuola del nostro istituto. Venivano predisposti i laboratori di robotica, matematica e italiano, con attività accattivanti, e gli insegnanti accoglievano i genitori, ai quali veniva spiegato il nostro modo di lavorare e mostrato con orgoglio gli ambienti di apprendimento». Quest’anno, tutto ciò non è non è stato possibile: «Eppure, a dispetto delle difficili circostanze, i docenti e gli alunni delle scuole si sono attivati, con flessibilità e creatività, per garantire un open day alternativo, arricchito da video e presentazioni da remoto».
La modalità è stata particolarmente apprezzata, come ha confermato l’elevato numero di visualizzazioni online. E quello delle iscrizioni: «Ne abbiamo registrate 49 alla scuola dell’infanzia, 76 alla primaria e 101 alla secondaria. Per il prossimo anno, quindi, le classi sono confermate in tutti i plessi con un incremento del tempo pieno e del prolungato».
L’auspicio è che il virus molli finalmente la presa: «In ogni caso – conclude la vice preside – l’offerta formativa delle scuole dell’Istituto confermerà le metodologie didattiche innovative che l’hanno caratterizzate in questi anni, e l’attenzione agli alunni, rispondente ai valori di ospitalità, responsabilità e comunità che ci contraddistinguono».