Gli industriali non demordono. E vanno in pressing per il bob a Cortina, tanto da definirlo «unica vera garanzia per Olimpiadi vere». Come a dire, “o bob o morte”. Solo che fatte le Olimpiadi, bisogna farla, la pista da bob. E anche convincere chi continua a non volerla.
«Provo profonda delusione nel sentire chi dovrebbe rappresentare il mondo dello sport, con tutti i suoi valori di determinazione e fiducia, non sostenere fino in fondo la pista da bob a Cortina, che resta – al momento attuale – l’unica grande garanzia per Olimpiadi vere e sostenibili sui territori del nostro Paese» dice Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, dopo aver letto alcune dichiarazioni di stampa.
«Sono convinta che tutti, nell’interesse del Paese e dei singoli territori, debbano invece sostenere la linea tracciata dal presidente Luca Zaia e dal ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini. Non è il tempo di dividersi e mettere a repentaglio un evento strategico per il nostro futuro, ma soprattutto quello delle nuove generazioni. Parliamo di un evento che solo in Veneto potrebbe generare 14mila posti di lavoro, stando a diverse proiezioni».
«Gli imprenditori bellunesi e veneti vogliono la pista da bob a Cortina: non si tratta di un feticcio, ma dell’unica garanzia che al momento abbiamo per Olimpiadi vere e non a metà. Questo significa investimenti, capacità di programmazione e fiducia per i giovani», la conclusione di Berton.