Dai monti alle spiagge per rubare, ma è andata male a due ragazzi bellunesi. Lo zaino che hanno sottratto a un bagnante conteneva il cellulare del malcapitato, il quale ha impiegato pochi minuti a far partire il tracciamento. I ragazzi – due trentenni già noti alle forze dell’ordine per precedenti penali – sono stati presto individuati e arrestati.

È successo pochi giorni fa a Jesolo. I Carabinieri, nel corso di un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione generale dei reati, sono intervenuti al lido per la segnalazione del furto di uno zaino in danno di un turista sul lungomare Mike Bongiorno.

La vittima, un giovane residente nel Vicentino, aveva appoggiato lo zaino nei pressi delle docce della spiaggia, quando ha notato due giovani con fare sospetto. I ragazzi prima si erano aggirati attorno allo zaino. Poi lo avevano preso e si erano dileguati. 

Tramite il tracciamento del proprio cellulare, che era riposto all’interno dello zainetto, il ragazzo li ha seguiti a distanza allertando contestualmente, tramite il numero di emergenza 112, la centrale operativa dei Carabinieri. L’Arma ha inviato nell’immediatezza una pattuglia e i due soggetti sono stati fermati dai militari.

La perquisizione personale ha permesso di rinvenire lo zaino sottratto contenente documenti, carte di pagamento e vari oggetti nonché, gettato in una siepe di un esercizio pubblico vicino, il telefono cellulare della persona offesa.

I due giovani sono stati quindi arrestati con l’ipotesi di reato di tentato furto aggravato in concorso. Il Tribunale di Venezia con rito direttissimo ha convalidato il loro arresto e disposto l’obbligo di dimora nel Comune di residenza.