In piazza contro le bombe atomiche, sabato la raccolta firme

In piazza contro le bombe atomiche, sabato la raccolta firme

«Il 9 agosto si commemora il tragico anniversario delle esplosioni nucleari su Hiroshima e Nagasaki. Oggi nel mondo sono dispiegate circa 12.500 testate nucleari, di cui un centinaio sono presenti anche in Italia». È un messaggio forte e chiaro quello di “Pace e disarmo”. Il movimento attivo anche a Belluno ha deciso di tornare in piazza per dire no alla guerra, ma soprattutto per chiedere la proibizione delle armi nucleari. 

«Anche in Europa, dove è in corso una terribile guerra, i principali contendenti sono possessori di armi nucleari. Gli Stati del mondo con il maggior numero di ordigni nucleari sono la Russia, gli Stati Uniti, la Cina, la Francia, il Regno Unito, l’India, il Pakistan, Israele» spiegano i promotori della manifestazione, in programma domani (sabato 12 agosto) in Piazza dei Martiri. «Vogliamo rilanciare la campagna “Italia, ripensaci”, lanciata dalla Rete italiana “Pace e disarmo” e dai movimenti “Senzatomica”, per chiedere l’adesione del nostro governo al Trattato Onu di Proibizione delle armi nucleari del luglio 2017. Il 22 gennaio 2021 tale trattato è entrato in vigore in quanto 51 Stati lo hanno ratificato. Oggi vi aderiscono 68 Paesi tra cui l’Austria. Il Brasile è prossimo all’adesione. Il Trattato è la prima norma internazionale che mette fuorilegge gli ordigni più distruttivi e inumani della storia, ma l’Italia non lo ha ancora firmato dal 2017». 

“Pace e disarmo” sarà in piazza domani dalle 9 alle 13 e inviterà i cittadini bellunesi a firmare l’appello della campagna, affinché anche il Comune di Belluno, capoluogo della provincia, «come Padova, Modena, Torino, e altri Comuni hanno già fatto – fanno sapere i promotori -, inviti l’Italia a sottoscrivere il trattato Onu di proibizione delle armi nucleari».

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