Lo scruta. Lo osserva attentamente. È interessato, a tratti ammaliato da una fonte di ispirazione chiamata nonno Franco. Un nonno che gioca a bocce e che ha nel piccolo nipote il suo primo tifoso. 

Solo che quel piccolo ora è cresciuto. Ha 15 anni, si chiama Ilario De Francesch, è di Arsiè di Ponte nelle Alpi. E si distingue dai suoi coetanei per un “particolare” tutt’altro che insignificante: è campione d’Italia. Proprio così: Ilario ha appena conquistato il campionato nazionale Under 15. Di quale disciplina? Ovvio, delle bocce. Di una passione partita da nonno Franco Renna. E diventata vittoria. Trionfo. Gradino più alto del podio: «Seguivo il nonno nei bocciodromi vicino a casa – racconta Ilario – specialmente a Nuova Erto e Cavarzano. E mi sono appassionato subito». 

Il quindicenne De Francesch è tesserato per una società, la trevigiana Saranese, che racchiude il ramo giovanile: «Mi alleno due giorni a settimana, ma negli ultimi tre mesi i ritmi sono aumentati. Le sedute sono diventate cinque, della durata di un paio d’ore. In vista del campionato italiano, mi sono concentrato su un percorso speciale di allenamento conciliato, in cui ripetevo lo schema di gara». 

A Savona, nel tiro di precisione, il pontalpino è stato il più preciso di tutti: «Non me l’aspettavo, ma ci speravo. Pur essendomi preparato durante l’intera estate, avevo ancora delle incertezze. È inevitabile, non si è mai abbastanza sicuri quando si affronta una competizione così importante». I piedi del ragazzo di Arsiè rimangono ben ancorati a terra: «Le bocce mi hanno sempre dato enormi soddisfazioni, non ho alcuna intenzione di mollare. Anzi, spero di ottenere altri risultati di rilievo. E di continuare a migliorare». 

Ilario De Francesch si tinge di tricolore, quindi. Ma il successo va condiviso: «Non gareggiavo solo per me stesso, ma anche per la società. E per mio nonno».