Il vescovo esorcista: altri episodi meno noti della vita di San Martino

Il vescovo esorcista: altri episodi meno noti della vita di San Martino

San Martino scacciava i demoni e parlava con autorevolezza con loro. Chi ha visto il Polittico di San Martino nella cripta del Duomo, lo sa bene. Perché oltre alla scena del mantello, ci sono altri otto episodi della vita del santo. E due di questi hanno a che fare con un diavolaccio. Alato e cornuto, con ghigno malefico, come lo rappresenta l’autore della tavola (databile al XV secolo). 

Come mai tanta presenza del maligno? Semplice: San Martino era noto nell’antichità come esorcista. E il suo biografo, Sulpicio Severo, descrive almeno quattro episodi di incontro-scontro con i demoni.

Il più frizzante riguarda un fatto di “procurato allarme” diremmo oggi. A Treviri (oggi in Germania) si sparge la notizia che i barbari sono in agitazione e stanno per attaccare la città. La popolazione cade nel panico, ma Martino avverte subito la puzza di bruciato e si fa condurre innanzi un indemoniato, per interrogarlo in chiesa. 

«È vero che i barbari sono sul punto di attaccare?». L’indemoniato non risponde. Il santo lo incalza e riceve la confessione: una decina di demoni aveva sparso questa diceria tra la popolazione, con la speranza di poter allontanare Martino dalla città. Di fronte alla confessione, la città cessa di temere e il demone se ne va con la coda tra le gambe (letteralmente).

Qualche tempo dopo, lo stesso Martino, già anziano vescovo di Tours, viene tentato dal demonio, che gli appare circondato da una luce scintillante, rivestito di una veste reale e coronato da un diadema di pietre preziose. Viso sereno, aria gioiosa, dice al santo di essere il Cristo. «Non mi riconosci? Sto per tornare sulla terra e ho voluto rivelarmi prima di tutti a te».

Ovviamente il santo non si lascia traviare. E risponde per le rime: «Il Signore Gesù non ha annunciato che sarebbe venuto vestito di porpora, né con un diadema scintillante. Quanto a me, non crederò alla venuta del Cristo, se non avrà l’aspetto e le sembianze del giorno della sua passione, e se non porterà le stigmate della croce».

Ci sono molti altri episodi. Anche collegati ai primi miracoli di Martino e dipinti nel Polittico. Ma questa è un’altra storia.

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