Il turismo funziona, dalla tassa di soggiorno previsto un milione in più

Il turismo funziona, dalla tassa di soggiorno previsto un milione in più

Sole alto all’orizzonte per il turismo. Prima ancora di chiudere la stagione estiva, le previsioni relative all’imposta di soggiorno sono rosee. Viene stimato un incasso record a livello regionale e poco meno di un milione in più dello scorso anno nel Bellunese. Mica male, soprattutto se le risorse raccolte serviranno a sviluppare progetti di attrattivi, calendari eventi e investimenti in campo turistico.

Le stime arrivano dalla Fondazione Think Tank Nord Est e parlano di un incasso di quasi 88 milioni di euro in Veneto. Infatti, secondo l’ultimo studio della Fondazione condotto sui bilanci preventivi dei Comuni, le previsioni per il 2023 evidenziano una crescita del 5% rispetto al dato più elevato finora registrato, relativo agli accertamenti del 2019. Il gettito record è determinato non solo dall’andamento delle presenze turistiche, ma in alcuni casi anche dall’innalzamento delle tariffe, nonché dall’aumento del numero dei Comuni nei quali si paga l’imposta: infatti oggi sono 146 i municipi veneti ad averla introdotta, mentre nel 2019 erano 126.

Analizzando i dati dei bilanci consuntivi, la Fondazione osserva come già il 2022 avesse registrato, in fase di rendicontazione, numeri ben superiori alle attese, realizzando accertamenti per 83,3 milioni di euro: un dato praticamente in linea con il 2019, quando furono 83,5 milioni di euro.

Nel 2022, le entrate dovute all’imposta di soggiorno, nei Comuni della Città Metropolitana di Venezia, hanno praticamente eguagliato il dato 2019, totalizzando quasi 53 milioni di euro. Nelle province di Verona, Belluno e Rovigo il valore di tre anni prima è già stato superato, mentre nel Padovano, Trevigiano e Vicentino gli incassi del 2022 non hanno ancora raggiunto i valori pre-pandemia.

A BELLUNO

In provincia di Belluno si prevedono entrate per 4,2 milioni di euro, di cui circa la metà (2,2 milioni) a beneficio di Cortina (con un aumento consistente visto che nel 2022 l’incasso era stato di 1,8 milioni).

In discesa la città capoluogo, dove l’imposta di soggiorno aveva fruttato 146mila euro nel 2019, diventati 203mila nel 2022. Le previsioni parlano di circa 150mila euro nel 2023. Calo anche per San Vito di Cadore dove dai 69mila euro del 2019 si era passati a 154mila nel 2022, ma le previsioni parlano di 130mila nel 2023.

In crescita invece Livinallongo (dai 290mila euro del 2022 si stiamo 500mila euro quest’anno), Rocca Pietore (l’imposta valeva 127mila euro un anno fa, si stimano 200mila euro quest’anno), e Alleghe (stimati 165mila euro contro i 124mila raccolti nel 2022). 

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
News In Quota
Torna in alto