Il Rifugio Lunelli e la ristrutturazione: «Strategico per lo sviluppo sciistico»

Il Rifugio Lunelli e la ristrutturazione: «Strategico per lo sviluppo sciistico»

È considerato uno dei luoghi più ambiti del Comelico, porta di accesso al Creston Popera, sito Unesco dal 2019. E punto di partenza per escursioni facili, nel cuore delle Dolomiti del Comelico: è il Rifugio Lunelli. Ma ora la struttura, di proprietà della Regola Comunione Familiare di Casamazzagno, ha bisogno di un nuovo gestore. E di una ristrutturazione.  

Per questo è stato pubblicato uno specifico bando: una volta ricevute tutte le richieste, la Regola costituirà una commissione giudicatrice formata da amministratori e tecnici esperti, che avrà il compito di valutare le proposte avanzate. Proposte che potranno riguardare anche la completa demolizione e ricostruzione –  il Piano d’area Transfrontaliero consente il raddoppio della volumetria – oltre alla ristrutturazione. Una volta individuata l’offerta migliore, si procederà a ragionare su tempi, costi, modalità di gestione, rapporti con le istituzioni e i soggetti che dovranno approvare i progetti. 

«Il rifugio – spiegano dalla Regola – vuole diventare nuovo punto di riferimento anche in ottica del prossimo, e si spera vicino, sviluppo sciistico tra Comelico e Pusteria, all’interno del quale la zona di Selvapiana riveste un ruolo centrale e strategico. Senza considerare lo sviluppo sostenibile della valle, caratterizzato da passeggiate, mountain bike, camminate e sport all’aria aperta». 

Attualmente il Lunelli vanta 50 posti all’interno, altrettanti all’esterno e 12 cuccette: «Serviranno investitori capaci, motivati, esperti e con una certa disponibilità economica, ma soprattutto una visione globale e proiettata al futuro. poi verrà la qualità del progetto, l’innovazione, i concetti di risparmio energetico e sostenibilità ambientale». 

Nel frattempo la Regola ha già affidato la progettazione per realizzare un parcheggio da circa 100 posti auto, nelle vicinanze della struttura e in un’area defilata. Lo scopo? Eliminare tutte le auto dalla radura antistante il rifugio che potrà così essere rivalorizzata e dedicata al pascolo del bestiame. 

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