Il Nevegal omaggia Bepi Caldart con una sala al Centro Le Torri

Il Nevegal omaggia Bepi Caldart con una sala al Centro Le Torri

C’erano gli amici, quelli che hanno condiviso gli anni nel mondo dello sport, i compagni delle arrampicate sulle montagne di casa, gli amministratori di ieri e di oggi: in tanti hanno voluto rendere omaggio a un pezzo di storia della città di Belluno, e del Nevegal in particolare. La cerimonia di intitolazione della (ormai ex) Sala Hall del Centro Le Torri in Nevegal alla memoria di Giuseppe “Bepi” Caldart ha suscitato grandi emozioni in tutti i presenti, a partire dalla figlia Tiziana, oggi presidente dell’associazione Amici del Nevegal

Ripercorrere gli 86 anni di vita di Bepi Caldart, scomparso nel 2010, non è facile: le tante fotografie proiettate nel corso della cerimonia, raccontate da Dino Bridda, hanno illuminato i punti salienti dell’attività di Caldart. Dall’alpinismo all’attività per il Colle, fino alla presidenza dell’Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Belluno che ha permesso anche il potenziamento della seggiovia; poi la fondazione e la presidenza dello Sci Club Nevegal, le innumerevoli manifestazioni sportive, e infine la ciliegina sulla torta: le Universiadi del 1985.

Bepi Caldart ha lavorato con convinzione per lo sviluppo del Nevegal, e lo ha fatto con la passione degli uomini di montagna; la montagna era nel suo cuore fin da bambino, da quella scalata come capocordata della Gusela del Vescovà a soli 13 anni che gli valse la tessera di socio CAI di Belluno. Poi tantissime altre ascese, dalla Schiara al Civetta, dal Pelmo alla Marmolada, e avanti così tra le Dolomiti bellunesi; una passione che gli valse il riconoscimento del Pelmo d’Oro nel 2010 per l’attività alpinistica, premio che purtroppo venne ritirato dai familiari per la scomparsa di Caldart avvenuta un mese prima della cerimonia.

Ma montagna, per Bepi, voleva dire anche sicurezza: nel 1954 organizzò la stazione del soccorso alpino di Belluno e l’anno dopo, con l’entrata in funzione della seggiovia del Nevegal, per garantire assistenza e soccorso agli sciatori fondò le Giubbe Rosse che guidò per 25 anni.

C’è stato anche tanto altro nella vita di Caldart: la gestione del Bar Organo in centro città con la moglie Marisa, il Coro Minimo Bellunese, tanto impegno per la sua città che gli valse il riconoscimento di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

La richiesta di intitolare la sala delle Torri a Giuseppe Caldart risale al 2015, portata avanti da Ezio De Prà, precedente presidente dell’Associazione Amici del Nevegal; la burocrazia dice però che c’è da aspettare: almeno 10 anni dalla morte. La proposta resta ferma fino al 2020, ma in piena pandemia i pensieri vanno altrove, e nel 2023 arriva a Tiziana Caldart la telefonata da Palazzo Rosso, con l’annuncio dell’assessore Franco Roccon che l’amministrazione comunale aveva ripreso in mano la pratica. Il tempo di risolvere le questioni burocratiche, ed ecco la cerimonia.

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