Il Ceis compie 40 anni: in programma un convegno e una camminata

Il Ceis compie 40 anni: in programma un convegno e una camminata

Un ragazzo problematico e senza visione del futuro ora è un imprenditore di successo. Una giovane donna, con un vissuto di violenze e tossicodipendenza, oggi è una mamma felice, con due figlie laureate e un sorriso che conquista. Ma c’è anche chi alla fine è morto da solo, senza voler essere visto nei suoi ultimi giorni di agonia, per non lasciare un brutto ricordo di sè.

Sono alcune tra le 2500 storie di vita di altrettanti ospiti accolti dal Ceis di Belluno, che si appresta a compiere 40 anni di attività. Nato il 6 maggio 1983 per volontà di don Gigetto De Bortoli, il Centro italiano di Solidarietà di Belluno da allora continua a dare risposte alle famiglie e alle persone che vivono situazioni di disagio causato dall’uso di droghe.

Ma non solo. In 40 anni il mondo è cambiato, e con lui il concetto stesso di dipendenza. Restano l’alcol e la droga, flagelli sempre presenti nella società bellunese, ma ora bisogna fare i conti anche con il gioco d’azzardo e i pericoli della rete. I social network, a dispetto del nome, spesso creano mondi di solitudine in persone che cercano disperatamente un senso di appartenenza: 

In 40 anni, come detto, sono state 2500 le persone accolte nelle comunità terapeutiche del Ceis. Che attualmente sono tre: la prima nata, a Crede, accreditata per persone politossicodipendenti; la struttura a Navata di Limana, che accoglie anche le persone con «doppia diagnosi», ovvero con problemi psichiatrici legati all’uso di sostanze stupefacenti; la comunità a Cet, nel Castionese, dedicata al reinserimento. Vi lavorano una ventina di persone, tra operatori, oss, infermieri, psicologi, psicoterapeuti ed educatori.

I posti accreditati sono 55 e la permanenza media è di 18-24 mesi. Il tempo necessario per gli utenti che, accompagnati da un’equipe multiprofessionale svolgono un percorso terapeutico-riabilitativo personalizzato. Che punta a tre obiettivi, fondamentali: l’indipendenza, economica e dalle sostanze; l’autonomia, ovvero la capacità di realizzare il proprio progetto di vita; la libertà, nel senso della capacità di costruirsi da sé.

Per festeggiare adeguatamente l’importante traguardo il Ceis ha messo in cantiere una serie di iniziative. Si comincia domenica, con la camminata non competitiva di 16km che tocca tutte le tre comunità gestite dall’onlus. Si parte alle 8.30 dalla comunità «La Vela» di Navasa. Venerdì 12 maggio, invece, è in programma il convegno “Libertà o dipendenza? Risorse e risposte della comunità bellunese”. Appuntamento alle 9 in sala Bianchi a Belluno. 

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