Il bob è realtà, prime discese con la benedizione di Zaia e Salvini

Il bob è realtà, prime discese con la benedizione di Zaia e Salvini

Il primo skeleton è sceso alle 10.25. Il primo slittino un paio di minuti dopo. E alle 10.29 il primo bob. Difficile vederli, perché sfrecciavano a velocità elevata, come è normale per questi sport sprint del ghiaccio. Ma il rumore, la trepidazione, l’applauso di chi osservava con ansia e meraviglia sono stati sufficienti. Di fatto, la pista da bob funziona. Era questa la risposta che serviva ieri (25 marzo). Ed è la risposta che è arrivata dalla pre-omologazione dello Sliding Center di Cortina, impianto che servirà per le Olimpiadi invernali 2026 e che ieri ha visto le prime discese degli atleti.

La costruzione ha richiesto circa un anno di lavori e 118 milioni di euro. La nuova pista misura 1.730 metri di lunghezza e segue parzialmente il vecchio tracciato della “Eugenio Monti”, dismessa qualche anno fa.

«Questo è un monumento alla follia, lo dice chi si è inventato le Olimpiadi su Cortina» ha detto Luca Zaia, governatore del Veneto, durante la cerimonia inaugurale. «Abbiamo costruito il dossier olimpico partendo proprio dalla pista da bob, con l’obiettivo di trasformarla dalla discarica a cielo aperto che era. Questa è a tutti gli effetti una riqualificazione ambientale: oltre al bob nuovo abbiamo portato anche 10mila nuovi alberi, che prima non c’erano. Questo sarà un museo, una grande opera di architettura e ingegneria che sarà meta di sport, ma anche di emozioni e di visita. Le Olimpiadi saranno viste da 3 miliardi di persone e qui arriveranno 2 milioni persone: porteranno 5 miliardi di valore sui territori. Lo dico a tutti quelli che hanno pregato perché non si facesse nulla».

Anche il ministro Salvini ha voluto mettere il dito nelle polemiche che hanno segnato la pista da bob nei mesi scorsi: «Il 16 ottobre 2023 i giornali dicevano che non si sarebbe fatta la pista, mentre oggi siamo qui, di fronte a un’opera frutto di ingegno e di coraggio». Poi ha buttato là due cifre: «C’era chi diceva che le Olimpiadi costavano troppo. Invece le stime parlano di 5 miliardi di ritorno di valore». E ha concluso con un augurio di pace: «Le Olimpiadi 2026 siano le prime con atleti russi e ucraini a gareggiare sotto la bandiera dei loro Paesi».

Alla cerimonia di ieri erano presenti tutte le autorità locali, dal sindaco di Cortina al presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin. C’era anche Ivo Ferriani, grande bobbista e componente del Cio: «Siamo orgogliosi di questa pista, perché Cortina ci è mancata in questi anni».

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