“Family Audit” entra nella fase due. Il progetto pilota di cui è capofila il Consorzio Bim Piave, in partenariato con il Comune di Feltre, Confindustria Belluno Dolomiti, i sindacati, la Provincia di Belluno e la Provincia di Trento è uno dei sei selezionati a livello nazionale dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche della Famiglia.
Diversi gli obiettivi: combattere lo spopolamento supportando le imprese e gli enti a misura di famiglia, bilanciare i tempi di vita e di lavoro per promuovere la genitorialità, trasformare gli strumenti del lavoro agile in una opportunità traendo tutti gli insegnamenti possibili dal periodo di lockdown.
L’iniziativa è stata lanciata nel settembre 2019 a Feltre. E martedì entra nel vivo, con un seminario sulla piattaforma Zoom che illustrerà i dettagli.
«Si tratta di un vero e proprio processo certificativo scandito da tappe ben precise, con dei consulenti esperti che si metteranno a disposizione di enti e imprese – spiega Umberto Soccal, presidente del Consorzio Bim -. Una parte delle spese per la certificazione sarà sostenuta dal progetto stesso che ha un valore complessivo di 200mila euro. Il bilanciamento delle esigenze lavorative e familiari va a incidere sulle politiche di genere e sulla genitorialità, fattori indispensabili se vogliamo mantenere le giovani coppie sul territorio su modello di quanto già si sta facendo in Trentino».
Concetti che ribadisce anche Flavio Mares, consigliere di Confindustria Belluno Dolomiti con delega al sociale: «Le imprese bellunesi sono sempre state attente alle esigenze delle famiglie, ma le famiglie mutano velocemente e hanno bisogno di strumenti sempre nuovi. Un efficace welfare aziendale deve cogliere i cambiamenti e anticiparli. La crisi da coronavirus e il lockdown hanno accelerato dei processi già in atto come lo smart working, sottolineando che si possono adottare fin da ora nuovi modelli di organizzazione».
Martedì, a illustrare lo strumento del “Family Audit” nel seminario online saranno Luciano Malfer, dirigente dell’Agenzia di Trento per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili, e Lucia Claus, direttore Family Audit. Seguiranno diverse testimonianze.
Sarà possibile partecipare tramite la piattaforma Zoom. Per le adesioni è necessario scrivere una mail all’indirizzo family.audit@consorziobimpiave.bl.it entro l’8 giugno.
