Nel corso del 2023 nelle slot machine presenti nei bar del Comune di Pieve di Cadore sono stati giocati 614.611 euro che sommati ai 340.350 euro spesi per i gratta e vinci sfiorano di poco il milione di euro che pare sia stato superato l’anno scorso. Un vero e proprio patrimonio speso nel gioco d’azzardo. Numeri che impressionano: e che si sommano a quelli del gioco del Lotto, che nel 2023 a Pieve di Cadore ha fagocitato 297.621 euro, e a Calalzo en 683.325.
Una situazione che sta mettendo in difficoltà molte famiglie di Pieve, Tai, Nebbiù, Pozzale e Sottocastello. L’allarme è scattato dopo che alcune di queste si sono rivolte alla Caritas e quindi alla parrocchia per chiedere aiuto. Da qui l’idea di proporre un incontro informativo sui mali causati dal gioco d’azzardo organizzato dalla Parrocchia di Pieve di Cadore in collaborazione con l’Ulss1, il Circolo Acli Cadore e Libera. Si svolgerà Giovedì 15 maggio alle ore 20,30 nella Sala Parrocchiale Oasi di Pieve di Cadore. Interverranno: la dottoressa Cristina Zaetta, psicologa e psicoterapeuta e la dottoressa Chiaza Egitto, assistente sociale presso il Dipartimento Dipendenze dell’Ulss1.
Oltre ad informare sulla drammatica situazione in cui si trova Pieve, l’incontro servirà a far capire che Il gioco d’azzardo patologico è una forma di dipendenza senza droga che induce la perdita della capacità di autolimitare e controllare il proprio comportamento. L’abitudine – spiegano gli organizzatori – una volta acquisita diventa una sorta di mania che a Pieve e in tutto il Cadore ha contaminato e continua a contaminare troppe persone che continuano a giocare sperando di vincere e ignorando che l’unica certezza è che a vincere sempre è la slot. Ma il gioco d’azzardo non si esprime soltanto attraverso le slot machine e i gratta e vinci