Dopo una giornata funestata da due incidenti mortali in montagna, arriva una storia che induce a tirare un sospiro di sollievo.
Venerdì pomeriggio, i genitori di un 24enne di Vedelago (provincia di Treviso) hanno chiamato il 118, poiché da 24 ore non avevano più contatti con il figlio che stava percorrendo l’Alta Via degli eroi, tra Setteville e Seren del Grappa. L’ultimo contatto risaliva al giorno precedente, quando il ragazzo li aveva informati di trovarsi vicino alla zona di cresta della Valle di Schievenin e che avrebbe dormito in tenda. Poi il cellulare era risultato irraggiungibile.
Una volta caricati a bordo tre soccorritori, l’elicottero dell’Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, ha sorvolato il percorso, che presenta alcuni tratti attrezzati ed è in parte ricoperto da una fitta vegetazione, per poi sbarcati a Malga Dumela, da dove hanno ripreso al contrario a piedi l’itinerario, mentre un’altra squadra perlustrava Forcella Bassa. Anche l’elicottero della Guardia di finanza dotato di Imsi Catcher, sistema di rilevazione degli apparecchi telefonici, ha imbarcato un soccorritore e avviato il sorvolo dell’area, ricevendo un segnale in risposta da far verificare. Contestualmente venivano attivate forze in supporto, il Centro mobile di coordinamento, droni, altri soccorritori, in vista della prosecuzione della ricerca. Quando la squadra alta stava passando per rientrare sul sentiero nella zona delle Creste del Monte Peorna, continuando a invocare il nome del ragazzo, è arrivata la sua risposta.
Prima di prendere il tratto attrezzato, aveva seguito una traccia errata salendo, finché era scivolato ruzzolando diverse decine di metri e si era fermato 50 metri sopra il sentiero già il giorno prima, senza riuscire a rimettersi in piedi. Raggiunto dal basso dai soccorritori verso le 19.40, il ragazzo mostrava contusioni diffuse e un probabile trauma alla colonna. La squadra lo ha coperto e gli ha prestato le prime cure, comunicando la posizione per far avvicinare l’elicottero di Trento emergenza, che ha verricellato equipe medica e tecnico di elisoccorso nello spiazzo aperto dai soccorritori tra la vegetazione. Il ragazzo è stato imbarellato e trasportato verso le 21 all’ospedale di Treviso. Dal suo stesso racconto, nella caduta aveva inizialmente perso conoscenza e appena si era ripreso si era trascinato nel vallone fino a ritrovare lo zaino, che non aveva più con sé e dal quale aveva potuto prendere l’acqua per bere, e non si era più mosso, sentendo il passaggio degli elicotteri che lo stavano cercando.